Al cinema dal 24 novembre con Eagle Pictures
Una nuova pellicola horror si aggiunge al prolifico genere esorcistico, stavolta provando a colorarlo di rosa, nel senso che l’esorcista, qui, non è un prete ma una suora.
Questo, però, è l’unico elemento nuovo de Gli occhi del Diavolo, film di Daniel Stamm che procede, per il resto, seguendo i soliti vecchi cliché del genere, tra contorsioni, vocalizzi diabolici, arrampicamenti sulle pareti, ecc.
La trama vede al centro una suora dal passato traumatico che si lega a una bambina ricoverata in un istituto dove si studiano i possibili soggetti posseduti. Solo lei sarà in grado di liberarla dal maligno, lo stesso che diversi anni prima abitava sua madre e da cui lei è invece riuscita a scappare.
Il taglio femminista – con tanto di riflessione sulla maternità – non aiuta purtroppo la sceneggiatura a stare in piedi: il film ha all’attivo solo un paio di jumpscare ben piazzati, ma per il resto si dimostra superficiale e prevedibile.
Anche la regia è piuttosto svogliata e priva di guizzi: il risultato è che tutto sembra già visto, senza alcuno sforzo di innovazione.
Se il film si lascia guardare è per la presenza della bella Jacqueline Byers, che non sarà una grande attrice, ma in un contesto simile ci fa un figurone.
Ilaria Berlingeri