Geppetto e Geppetto al Teatro India dal 24 al 28 gennaio, uno spettacolo dedicato alle nuove famiglie. In scena, l’amore tra due uomini e l’impervio percorso verso la paternità
Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata sarà in scena dal 24 al 28 gennaio al Teatro India. Granata è autore, interprete e regista di questo bozzetto famigliare che racconta l’amore tra due uomini e il complicato percorso verso la paternità.
Presentato in forma di reading a settembre 2015 nell’ambito del festival “Garofano Verde di Roma”, Geppetto e Geppetto è una fiaba moderna, è la storia di un papà che vuole fare il papà e di un figlio che vuole fare il figlio; tra i due, all’apparenza, manca solo una mamma. È la storia di uno scontro tra due uomini, uno giovane e uno adulto, che cercano entrambi il riconoscimento di una paternità che non può avere la stessa funzione che avrebbe in una famiglia eterosessuale.
È il toccante racconto del desiderio di un “Geppetto” di farsi amare da un figlio che non è sangue del suo sangue, e dell’esigenza di un ragazzo di ritrovare una figura paterna, vissuta nell’assenza di quella materna, che lo possa accompagnare nel mondo degli adulti senza il peso di questa mancanza.
Come racconta l’autore e regista Tindaro Granata: «è possibile che 1 Geppetto + 1 Geppetto possano fare un figlio? Certo che è possibile, come una Fatina più un Geppetto possano fare un figlio! Anzi, sarebbe più facile, ma la storia avrebbe gli stessi problemi dei due Geppetti, se non ci fosse l’amore, l’importante in queste storie è che ci sia l’amore per i figli. Ecco “se ci sarebbe più amore”, come dicono i due personaggi in scena, è Geppetto e Geppetto».
Protagonisti Tony, che vuole diventare padre, e Luca, che vuole aspettare. La madre di Tony vuole evitare che accada. Franca (amica dei due) vuole capire come si può fare. I due volano in Canada, e come il primo papà single della storia di tutte le storie, Geppetto, “fabbricano”, “creano” il loro figlio. Tornano in Italia con Matteo, che cresce con amore. Il giorno del ventennale della morte di Tony, Matteo rivendica qualcosa al padre Luca, vomitandogli tutto quello che gli ha causato crescere in una famiglia non “normale”. Lo accusa di qualcosa che è mancato. Luca si difende, ma qualsiasi cosa dica, agli occhi di Matteo, sbaglia. I due si scontrano e si odiano, urlano e spaccano mobili, lasciando l’uno alla solitudine dell’altro.
«È difficile essere figli di gay, ma è difficile anche essere padri di figli normali. Un giorno Matteo andrà, Geppetto ritornerà, l’altro Geppetto perdonerà, come in una famiglia “normale” – continua a raccontare Tindaro Granata – Geppetto e Geppetto è una storia inventata, partorita dalla mia fantasia e dalle paure della gente che ho incrociato per strada. Questo testo è stato scritto dopo aver incontrato, discusso e ragionato, nei bar vicino casa e alla stazione Centrale di Milano, insieme a persone alle quali ho rubato pensieri, dubbi, certezze, paure, stereotipi, dolcezze, comprensioni, rabbia, tolleranza, disinformazione, odio e amore e tante frasi e tante parole. Persone sul tram 15, dal Duomo allo Spazio Proxima Res e sul tram 5 che da casa mia porta alla Stazione Centrale. Persone per strada in via Budua, in via Lancetti, in viale Zara. Persone al parco giochi di piazzale Istria, dove le mamme e i papà portano i loro piccoli a giocare. Sul Freccia Rossa Milano/Napoli, su quello Milano/Roma e infine parlando dalle 23.30 alle 03.05 con la signora Concetta Procopio, sul bus di ritorno da Castrovillari, il 2 giugno 2015».
Una storia più che mai attuale espressa con poetica leggerezza e vivacità brechtiana, in equilibrio tra narrazione e passione civile, tra cronaca e teatro. Premio Ubu 2016 – Novità/nuovo progetto drammaturgico.
Zerkalo Spettacolo