Un capolavoro di Nino Manfredi con la regia del figlio Luca. Dal 18 febbraio al 2 marzo
Dal 18 febbraio al 2 marzo, il Teatro Quirino di Roma accoglie una delle commedie più acclamate della scena teatrale italiana: Gente di Facili Costumi, scritto da Nino Marino e Nino Manfredi. La pièce, andata in scena per la prima volta nel 1988, torna sul palco con due interpreti d’eccezione: Flavio Insinna e Giulia Fiume, sotto la regia di Luca Manfredi, figlio del leggendario Nino, che porta avanti la tradizione teatrale della sua famiglia.
Protagonisti di questa commedia sono Anna, una prostituta impulsiva e rumorosa, con il sogno di diventare giostraia, e Ugo, un intellettuale che lavora per la televisione e il cinema ma sogna di fare cinema d’arte. La vicenda prende il via una notte, quando Ugo, infastidito dal rumore del giradischi di Anna, si reca nel suo appartamento per protestare. La confusione che ne segue porta a un incidente che inonderà l’appartamento di Ugo, costringendolo a rifugiarsi dal suo scontroso vicino. La convivenza forzata tra i due darà vita a una serie di malintesi e scontri, ma anche a un curioso legame che farà emergere i sogni e le vulnerabilità di entrambi.
La commedia, pur nel suo intreccio comico e paradossale, affronta temi profondi e universali, come la ricerca di un ideale di vita in una società che sembra svendere i suoi valori più alti. Nino Manfredi, che interpretava il protagonista nella prima versione, definiva Gente di Facili Costumi una riflessione amara sul deteriorarsi dei valori umani nella società moderna, dove l’onestà, la dignità e il rispetto sembrano sempre più rari. Manfredi esplorava la perdita di ideali in un mondo dove la violenza, l’inganno e l’interesse personale sembrano dominare, mettendo in discussione il valore della creatività e della fantasia, sempre più asservite alla pubblicità e al consumo.
L’allestimento del Teatro Quirino è arricchito da scenografie di Luigi Ferrigno, costumi di Giuseppina Maurizi e le musiche evocative di Paolo Vivaldi, che contribuiranno a creare un’atmosfera unica. Le luci, a cura di Antonio Molinaro, completeranno la resa visiva di questa commedia che, sebbene affondi le radici nell’umorismo e nel paradosso, invita anche a una riflessione sul nostro tempo e sui sogni che ogni individuo porta dentro di sé.
Con Gente di Facili Costumi, Luca Manfredi continua a celebrare l’eredità di suo padre Nino, rendendo omaggio a una delle opere più significative del teatro italiano. Non solo una commedia da vedere, ma anche un’opportunità per riflettere, con un sorriso, sulle contraddizioni della nostra società.
Roberto Puntato