Jennifer Lee, Chris Buck e Peter Del Vecho della Walt Disney Animation Studios insieme alle voci italiane Serena Rossi ed Enrico Brignano e al cantautore Giuliano Sangiorgi hanno presentato a Roma il sequel del film d’animazione campione d’incassi
Grande attesa per Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, il sequel del film d’animazione Disney campione d’incassi Frozen – Il Regno di Ghiaccio, nelle sale italiane dal 27 novembre.
La sceneggiatrice, regista e Chief Creative Officer dei Walt Disney Animation Studios Jennifer Lee, il regista Chris Buck e il produttore Peter Del Vecho hanno presentato oggi a Roma il nuovo capitolo di Frozen, insieme alle voci italiane Serena Rossi ed Enrico Brignano e al cantautore Giuliano Sangiorgi, che firma il brano dei titoli di coda, Nell’Ignoto.
“Anna ed Elsa, le protagoniste di Frozen, sono molto affascinanti, perché sono due donne forti, che non si arrendono mai e mettono al primo posto l’affetto che le lega – dice Jennifer Lee – Sentivamo che c’era ancora tanto da raccontare sulla loro storia, così abbiamo deciso di rimanere fedeli ai loro personaggi più che alla vicenda del primo film. Sono loro che ci hanno suggerito questo seguito“.
“Anna ed Elsa non sono delle donne perfette, è per questo che le sentiamo così vicine a noi – afferma Peter Del Vecho – In questo secondo capitolo, in particolare, è come se fossero due neolaureate che si apprestano ad intraprendere un nuovo percorso di vita, fatto di ostacoli e sfide“.
Anna ed Elsa, in compagnia dei fidi Kristoff, Olaf e Sven, si imbarcheranno, infatti, in una avventura per difendere il regno di Arendelle, scoprendo così un segreto che le riguarda da vicino, ma anche l’origine dei misteriosi poteri di Elsa.
“La forza di Frozen è che non racconta solo l’amore romantico, ma quello fortissimo fra due sorelle, che hanno sulle spalle delle responsabilità e sanno qual è la cosa giusta da fare – prosegue Jennifer Lee – Hanno, infatti, la capacità di concentrarsi più sulle speranze che sulle preoccupazioni, sostenute da un legame che è capace di sconfiggere qualsiasi paura“.
Ma non è solo l’amore il tema centrale di Frozen 2, che si dimostra, come afferma Chris Buck, un film figlio del nostro tempo, “parlando ai giovani di ciò che accade nel mondo, come la paura del diverso, la guerra fra popoli, la necessità di salvaguardare la natura, e lanciando messaggi di speranza, senza mai essere predicatorio“.
Entusiasti anche i doppiatori del film Serena Rossi ed Enrico Brignano, che tornano rispettivamente nei panni della coraggiosa Anna e dell’irresistibile Olaf.
“Raccontare attraverso il personaggio di Anna la forza, la fragilità e l’amore fra due giovani donne è davvero emozionante – rivela Serena Rossi – Il film ci insegna che l’amore per noi stessi e quello che ci viene dato dagli altri possono abbattere ogni dubbio e paura, ma anche che bisogna guardarci dentro e spesso tornare al passato per poter guardare al futuro. Ho pianto molto in sala doppiaggio, perché credo fortemente in questo splendido personaggio“.
“Nella mia carriera ho fatto anche altre esperienze di doppiaggio, ma nessuna è stata così impegnativa ed esaltante come quella di Frozen – dice Enrico Brignano – Aver vinto il provino per doppiare Olaf mi ha reso orgoglioso, ma mai avrei pensato di rimanere così coinvolto emotivamente da questa esperienza. Il motivo è che mentre lavoravo per Frozen è nata mia figlia, così quel provino è diventato importante soprattutto per lei. Il precedente film lo sta vedendo adesso ed ovviamente adora Olaf. Sono certo che si appassionerà anche al nuovo capitolo“.
“Ho scelto di cantare per Frozen 2 un po’ per amore, un po’ per vendetta – scherza Giuliano Sangiorgi – Per amore di mia figlia di un anno, a cui farò vedere prima il secondo film, così possa pensare che io lavori per la Disney, e per vendetta nei confronti di chi mi ha fatto ascoltare le canzoni del primo Frozen fino allo sfinimento e che ora dovrà sorbirsi la mia“.
Per chi si chiede se già si pensi a Frozen 3, bisognerà, ovviamente, attendere un bel po’. “Realizzare un film come Frozen è molto impegnativo e richiede molto tempo – dice Chris Buck – Abbiamo certamente bisogno di ricaricarci e solo allora potremo essere pronti a rinnamorarci dei personaggi e delle loro storie“.
Alberto Leali