Una nuova interpretazione di Goldoni con la regia di Paolo Valerio
Dal 18 al 23 marzo 2025, il Teatro Quirino di Roma ospita il grande Franco Branciaroli in “Sior Todero Brontolon” di Carlo Goldoni, con la regia di Paolo Valerio. Lo spettacolo è una coproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Teatro de Gli Incamminati e del Centro Teatrale Bresciano, che si avvalgono della drammaturgia di Piermario Vescovo.
“Sior Todero Brontolon”, scritta nel 1761 e rappresentata per la prima volta al Teatro San Luca di Venezia nel 1762, racconta la storia di un vecchio avaro, burbero e irritante che maltratta la servitù e opprime la sua famiglia. Un personaggio difficile da amare, ma che grazie alla maestria di Goldoni, è diventato un classico della commedia italiana. Il testo mette in luce l’abilità di Goldoni nel creare figure complesse e sfaccettate, e lo stesso Todero non è un semplice “brontolòn” ma un personaggio che suscita riflessioni sulla natura umana, come sottolineato dallo stesso autore nelle sue osservazioni a chi legge l’opera.
Branciaroli, noto per la sua capacità di interpretare ruoli complessi, darà una nuova vita a questo personaggio ostico, portando sul palcoscenico una versione inedita e affascinante del vecchio brontolone. La regia di Paolo Valerio, che ha già collaborato con Branciaroli in un’interpretazione memorabile di Shylock nel “Mercante di Venezia”, promette di stupire il pubblico con una lettura fresca e sorprendente di un grande classico.
Il tema centrale di “Sior Todero Brontolon” è l’ineluttabilità di una figura patriarcale, un uomo avaro e arrogante che sfida l’amore e la generosità, ma che nel contesto della commedia si confronta con un mondo femminile che emerge come forza risolutiva. La giovane Zanetta, oppressa dalle convenzioni familiari, troverà salvezza nell’alleanza tra la sua nuora e la vedova Fortunata, che, con astuzia e coraggio, impediranno che il matrimonio imposto dal vecchio avaro le condanni la vita. In questo modo, Goldoni offre una prospettiva che, pur con il tono della commedia, si intreccia con riflessioni profonde sulla posizione della donna nella società e sulla possibilità di riscatto.
Con le scene di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, i movimenti di scena di Monica Codena, e il contributo sonoro di Roberto Passuti, lo spettacolo promette un’esperienza visiva e sonora coinvolgente. Un evento imperdibile per gli amanti del teatro che vogliono riscoprire un capolavoro del repertorio italiano sotto una nuova luce.
Roberto Puntato