FIXEUR del regista rumeno Adrian Sitaru, al cinema dal 22 marzo con Lab80, designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI
FIXEUR, il lungometraggio di Adrian Sitaru, è stato designato Film della Critica
dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI.
Fixeur, candidato rumeno agli Oscar 2018, è la storia di un giornalista che lavora su un caso di prostituzione minorile: il racconto del dilemma del protagonista, diviso tra il desiderio di portare a termine a tutti i costi un’inchiesta giornalistica importante per la sua affermazione professionale e quello di non approfittarsi della testimone chiave, una giovanissima prostituta resa schiava. Un dilemma morale con cui Adrian Sitaru riflette sul tema dell’abuso e della manipolazione, senza mai discostarsi dalla dura realtà della Romania odierna in cui la sua storia è ambientata.
Ha detto Adrian Sitaru: «Fixeur è un film sull’abuso e la manipolazione. Ma è anche, prima di tutto, un film sull’ambivalenza dei nostri sistemi di valori (…). I registi, come il protagonista del film Radu, sono mossi dalla passione, dalla certezza, a volte anche dal desiderio di combattere le ingiustizie. È anche questo che muove Radu, è questo che gli permette di manipolare le autorità o che gli fa rischiare di danneggiare ulteriormente la vita già distrutta di una bambina».
Fixeur esce nelle sale italiane da giovedì 22 marzo insieme a Illegittimo, a sua volta opera del regista rumeno, con la distribuzione di Lab 80 film in collaborazione con Bergamo Film Meeting.
La motivazione della scelta di SNCCI descrive Fixeur come “un film che conferma la straordinaria stagione del cinema rumeno, scandagliando ancora una volta i dilemmi morali di un Paese che fatica a cambiare realmente, attraverso l’ambiguità di una rappresentazione tra cinismo e denuncia, scoop e informazione, adolescenza violata e fascinazioni pericolose. Sitaru firma un film duro, che va dritto al cuore del problema“.
Commenta Adrian Sitaru: «Sono molto felice e onorato per questa scelta. Ringrazio Lab 80 film e Bergamo Film Meeting per aver creduto in questi miei due film, che senza il loro lavoro non potrebbero essere visti dal pubblico italiano».
La riflessione morale è protagonista anche di Illegittimo: storia del durissimo conflitto tra un padre legato al vecchio sistema di valori del regime Ceaușescu e i suoi figli, due in particolare, che fanno scelte estreme e lo mettono di fronte ad una libertà di scelta vissuta in modo radicale e quasi sfrontato.
I due film, presentati pochi giorni fa al 36° Bergamo Film Meeting, hanno raccolto grandissimo apprezzamento da parte del pubblico.
Zerkalo Spettacolo