Al cinema dal 25 agosto distribuito da Academy Two e in anteprime nelle migliori arene estive
Quella di Katia e Maurice Krafft è una delle storie più straordinarie e misconosciute che siano mai state raccontate sul grande schermo.
Il merito è della regista americana Sara Dosa, che nel suo bellissimo documentario Fire of love ci regala la cronaca di un’appassionante storia d’amore e vulcani a cavallo degli anni ’70 e ’80.
Con grande scrupolosità narrativa, il film raccoglie fatti, eventi e studi di una coppia indissolubile, la cui missione era studiare e filmare i vulcani, proprio a un passo dalla lava. E’ merito loro, infatti, se oggi possediamo alcune delle riprese più sorprendenti che esistano nel mondo della vulcanologia.
Sfruttando il prezioso e sterminato materiale attinto dagli archivi personali dei coniugi Krafft, Fire of love è una ricostruzione trascinante non solo delle scoperte, ma anche della vita personale della coppia, all’apparenza ordinaria, ma in realtà indomita e sprezzante del pericolo.
Il film, visivamente stupefacente, lascia davvero a bocca aperta, riuscendo non solo a raccontare una vicenda ancora poco nota, ma anche a riflettere sugli istinti umani più profondi, in particolare su quella misteriosa fascinazione che unisce l’eccitazione della scoperta e la sfida contro la morte.
Acclamato e premiato al Sundance, Fire of love è un film imperdibile, perché arte cinematografica nel massimo della sua poetica e tragica purezza.
Ilaria Berlingeri