Dal 15 al 25 ottobre 2020 all’Auditorium Parco della Musica
Annunciate alcune anticipazioni della quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 15 al 25 ottobre 2020 all’Auditorium Parco della Musica. Quest’anno la manifestazione fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale.
Il manifesto
Sidney Poitier e Paul Newman sono i protagonisti dell’immagine ufficiale della quindicesima edizione, con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.
La foto, scattata in occasione delle riprese di Paris Blues di Martin Ritt (1961), film candidato all’Oscar® per la Miglior colonna sonora firmata da Duke Ellington, rappresenta un omaggio a due icone della storia del cinema. Il senso di complicità, la gioia di stare insieme, la condivisione delle esperienze, il valore della collaborazione umana e artistica sono il beat della Festa del Cinema 2020.
“Ho fortemente voluto questa immagine per la quindicesima edizione – ha detto Antonio Monda – È una foto che celebra il glamour del grande cinema, l’idea di festa che ho cercato di comunicare sin dalla prima edizione che ho avuto il privilegio di dirigere e, mai come in questo periodo, il senso di comunione e amore interraziale”.
Soul, il nuovo lungometraggio Disney e Pixar
Sarà il film di apertura della Festa del Cinema di Roma 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film, diretto da Pete Docter (2 Premi Oscar per Up e Inside Out) e prodotto da Dana Murray (nominata all’Academy Award per il cortometraggio Lou), accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità.
Un’immagine di Soul
Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli
Fra le opere della prossima edizione della Festa del Cinema ci sarà Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, pluripremiato regista di Almost Blue e S Is for Stanley.
È la notte che precede l’addio al calcio e Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Le immagini e le emozioni scorrono tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti.
Un racconto intimo, in prima persona, dello sportivo e dell’uomo. Diretto da Alex Infascelli, soggetto e sceneggiatura di Alex Infascelli e Vincenzo Scuccimarra, il film è tratto dal libro Un Capitano scritto da Francesco Totti con Paolo Condò (edito da Rizzoli). Prodotto da Lorenzo Mieli, Mario Gianani e Virginia Valsecchi, una produzione The Apartment e Wildside, entrambe del gruppo Fremantle, con Capri Entertainment, Fremantle, con Vision Distribution e Rai Cinema, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. Sarà distribuito da Vision Distribution nelle sale italiane, che ne curerà anche le vendite internazionali.
Da Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli
Cosa sarà di Francesco Bruni
Cosa sarà di Francesco Bruni sarà il film di chiusura della quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Prodotto da Palomar e Vision Distribution, arriverà nelle sale il 29 ottobre.
Protagonista è Kim Rossi Stuart nei panni di Bruno Salvati: la sua vita è in una fase di stallo, i suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe. Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia.
Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui? Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.
Una scena di Cosa sarà di Francesco Bruni, film di chiusura
Palm Springs di Max Barbakow
Palm Springs di Max Barbakow sarà presentato alla quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il primo lungometraggio di finzione del regista e scrittore californiano arriva alla Festa dopo un sorprendente esordio negli Stati Uniti, forte del successo di critica e pubblico raccolto in occasione del Sundance Film Festival.
Il film segue le vicende di due sconosciuti che si incontrano casualmente nel corso di un matrimonio a Palm Springs: le cose si complicano quando lo spensierato Nyles e la riluttante damigella d’onore Sarah restano bloccati in un loop temporale, impossibilitati a scappare dal ricevimento, da sé stessi e, soprattutto, l’uno dall’altra.
Palm Springs è una commedia romantica sulla natura dell’amore e della solitudine che vede protagonisti Andy Samberg, vincitore del Golden Globe come Miglior attore per la serie Brooklyn Nine-Nine, e Cristin Milioti, premiata con il Grammy Award per il musical “Once”, interprete in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese e nelle serie Black Mirror e Fargo. Nel cast, anche il premio Oscar© J. K. Simmons con Meredith Hagner, Camila Mendes, Tyler Hoechlin e Peter Gallagher. Palm Springs Vivi come se non ci fosse un domani sarà nelle sale italiane dal 29 ottobre distribuito da I Wonder Pictures.
Una scena di Palm Springs, al cinema dal 29 ottobre
Romulus di Matteo Rovere
I primi due episodi della nuova serie Sky Original, ROMULUS, di Matteo Rovere, , che firma per la prima volta un progetto per la TV, saranno presentati in anteprima come evento speciale alla quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
La serie, girata in protolatino e diretta dallo stesso Rovere insieme a Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale, è ambientata nell’ ottavo secolo a.C, in un mondo primitivo e brutale nel quale il destino di ognuno è deciso dal potere implacabile della natura e degli dei. I trenta popoli della Lega Latina vivono da anni sotto la guida del re di Alba, ma siccità e carestia minacciano la pace e la vita di queste città. Al di fuori di esse il bosco, un luogo oscuro abitato da creature crudeli e misteriose.
Protagonisti sono Andrea Arcangeli (Trust, The Startup – Accendi il tuo futuro), Marianna Fontana (Indivisibili), Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini), Giovanni Buselli (Gomorra – La serie, L’amica geniale), Silvia Calderoni (Riccardo va all’inferno), Sergio Romano (Il campione, La terza stella), Demetra Avincola (Fortunata, Loro 2), Massimiliano Rossi (Il primo re, Il vizio della speranza), Ivana Lotito (Gomorra – La serie), Gabriel Montesi (Favolacce, Made in Italy, Il primo re) e Vanessa Scalera (Lea, Imma Tataranni – Sostituto procuratore).
Una scena di Romulus di Matteo Rovere
Il red carpet sulle note di Morricone
La Festa del Cinema di Roma, grazie alla collaborazione con SIAE, dedicherà il red carpet della quindicesima edizione al genio di Ennio Morricone, scomparso lo scorso 6 luglio: le musiche del maestro accompagneranno talent, ospiti e pubblico lungo il tappeto rosso dell’Auditorium Parco della Musica.
Morricone ha partecipato alla Festa del Cinema fin dai suoi esordi, con la direzione di due indimenticabili concerti nel corso della prima e della seconda edizione; all’inaugurazione della mostra dedicata a Sergio Leone nel 2009; come protagonista di uno straordinario incontro tenutosi l’anno successivo; come presidente di giuria nel 2011 e in numerose altre occasioni.
Per tutti i dieci giorni della Festa sul red carpet risuoneranno le musiche di Ennio Morricone
L’evento speciale dedicato a Cannes
Nel corso della prossima edizione, la Festa del Cinema ospiterà alcuni film della Selezione Ufficiale 2020 del Festival di Cannes in un evento speciale dedicato alla celebre manifestazione francese: i titoli saranno presentati dal Delegato Generale Thierry Frémaux.
L’omaggio a Satyajit Ray
Satyajit Ray, considerato uno dei più maggiori cineasti della storia della settima arte, sarà protagonista di una retrospettiva alla prossima Festa del Cinema, a cura di Mario Sesti. Produttore, regista, sceneggiatore e compositore dei temi per i suoi film, Satyajit Ray esplora nella sua opera i generi più diversi con stili e linguaggi sempre nuovi: forti le influenze della letteratura e della tradizione indiana, i richiami al neorealismo italiano e l’attenzione al contesto internazionale che lo porterà ad affrontare anche i conflitti ideologici con la cultura occidentale. Numerosi i riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni, dal Leone d’Oro al Premio Oscar alla Carriera.
Il maestro indiano Satyajit Ray sarà protagonista di una retrospettiva
I restauri di due capolavori del cinema italiano
La quindicesima edizione della Festa del Cinema presenterà al pubblico due pietre miliari del cinema italiano: In nome della legge di Pietro Germi, nella versione restaurata da CSC – Cineteca Nazionale, e Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani, restaurato da CSC – Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà.
Il primo è uno dei principali successi del cineasta genovese, autore di straordinaria cultura in grado di affrontare con la stessa intensità dramma, commedia e satira, vincitore di un Oscar® per la sceneggiatura di Divorzio all’italiana.
Padre padrone è considerato uno dei capolavori dei fratelli Taviani e una delle pellicole più rappresentative del cinema italiano. Palma d’oro al Festival di Cannes e Nastro d’argento, il film contiene tutti i tratti che hanno reso celebri i due registi toscani con continui richiami al realismo e alla poesia, alla letteratura e all’attualità dei temi civili e politici.