Vincitore del premio degli spettatori Armani Beauty a Venezia 80, l’esordio dell’attrice romana arriva in sala il 21 settembre
Presentato in anteprima mondiale nella sezione Orizzonti Extra della Mostra del Cinema di Venezia 2023, dove ha vinto il premio degli spettatori Armani Beauty, Felicità, l’esordio da regista di Micaela Ramazzotti, uscirà nelle sale il 21 settembre con 01 Distribution.
Nel cast, oltre alla Ramazzotti, Anna Galiena, Max Tortora, Sergio Rubini e Matteo Olivetti.
Questa è la storia di una famiglia storta, di genitori egoisti e manipolatori: un mostro a due teste che divora ogni speranza di libertà dei propri figli. Desirè (Ramazzotti) è la sola che può salvare suo fratello Claudio (Olivetti) e continuerà a lottare contro tutto e tutti in nome dell’unico amore che conosce, per inseguire un po’ di felicità.
Al centro del film la Famiglia Mazzoni di Fiumicino: una madre ossessiva (Anna Galiena) che fa di tutto per tenere il figlio (Matteo Olivetti) legato a sé; un padre (Max Tortora) che sfrutta la figlia (Micaela Ramazzotti) che insegue il sogno di lavorare nel cinema e che ha un compagno che la fa sentire inappropriata (Sergio Rubini). Quando Claudio entra in depressione, Desirè sa di essere l’unica in grado di aiutarlo e che per farlo deve allontanarlo dalla sua famiglia.
Un film in cui i genitori si sentono i protagonisti, mentre i figli possono solo essere personaggi di contorno, segnati dalle ferite di rapporti familiari molesti.
<<Avevo in mente da tempo di fare questo film e di scrivere questa storia; sentivo la necessità di mettermi in gioco. Mi è sempre piaciuto raccontare le persone fragili perché non si guardano alle spalle e hanno difficoltà a vivere in questo mondo>> – dichiara Micaela Ramazzotti a Venezia.
Recensione a cura di Roberto Puntato
Film generoso, amaro, sincero: l’esordio registico della Ramazzotti resta in bilico fra dramma e commedia, trasmettendo un dolore e una vitalità che non è facile trovare oggi nel nostro cinema.
Gli echi sono quelli della commedia all’italiana, dei lavori dolceamari di Virzì, del cinema delle periferie; Ramazzotti si cala perfettamente in un personaggio che le è congeniale, accompagnata da attori efficacissimi, a partire da Max Tortora e Sergio Rubini.
Famiglie disfunzionali, con genitori egoisti e manipolatori e figli vittime non sempre capaci di rialzarsi in piedi: è di questo che narra Felicità, il cui titolo si fa ossimoro di un’ambizione quasi impossibile da raggiungere.
Nonostante alcuni eccessi e sbavature narrative assolutamente perdonabili per un’opera prima, il film della Ramazzotti riesce ad arrivare al pubblico e a toccare il cuore. Non è poco.