Vincitore di 2 Golden Globe (per Michelle Yeoh e Ke Huy Quan) e di ben 7 Oscar (film, regia, sceneggiatura originale, montaggio, attrice protagonista a Michelle Yeoh, attore e attrice non protagonista a Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis), è al cinema con I Wonder Pictures
Scritto e diretto da Daniel Scheinert e Daniel Kwan, noti collettivamente come Daniels, Everything Everywhere All At Once è un film estremamente creativo, ricco di idee e di spunti di riflessione: un’opera complessa che ingloba al suo interno diversi generi cinematografici.
Evelyn Wang (la vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh) è la tormentata proprietaria di una lavanderia a gettoni cinese-americana: il suo maldestro marito Waymond (il vincitore dell’Oscar Ke Huy Quan) vuole chiedere il divorzio e la loro figlia Joy (Stephanie Hsu) è arrabbiata con lei per non aver presentato la sua ragazza Becky a suo nonno Gong Gong (James Hong). La vita di Evelyn cambia irrevocabilmente quando una versione di un altro universo di Waymond le dice che lei è l’unica in grado di sconfiggere un potente cattivo di nome Jobu Tupaki, che potrebbe distruggere tutti gli universi esistenti.
Attraverso un giudizioso dispiegamento di effetti visivi, idee fantasiose e montaggi frenetici, i Daniels costruiscono un’avventura selvaggiamente inventiva ma anche inaspettatamente emozionante.
Quasi sempre frenetico e assurdamente divertente, Everything Everywhere All At Once è anche uno spettacolo estenuante, al limite dello psichedelico.
Un viaggio che deve essere vissuto e sentito, proprio come l’avventura che intraprende la sua protagonista, Evelyn Wang, lanciandosi nel multiverso.
Ma il suo aspetto più potente è la semplicità con cui offre una storia di trasformazione e di rapporti familiari attraverso il vestito scintillante tipico di un film di supereroi.
Un plauso va sicuramente ai tre attori principali Michelle Yeoh, Ke Huy Quan e Stephanie Hsu: interpretando tante versioni dei loro personaggi che si aggirano in questo multiverso di follia, i tre sono in grado di affrontare qualsiasi sfida lanciata loro dai Daniels.
Come ci ha raccontato Ke Huy Quan, giunto a Roma per presentare il film: “Ero molto nervoso all’idea di dover interpretare varie versioni del mio personaggio, ho avuto molto tempo per prepararmi con un acting coach e un vocal coach di modo da poter imparare a parlare e parlare in modo diverso, così che lo spettatore riuscisse ad identificare la versione che stavo interpretando. Da un punto di vista emotivo ho messo tutta la mia vita in questi personaggi, da quando ero bambino fino ad oggi”.
Federica Rizzo