In scena il 31 ottobre accompagnato dai musicisti Gabriele Coen e Stefano Saletti
Il Corvaccio è il custode di un cimitero immaginario che, rivolgendosi direttamente ai lettori/spettatori, li invita a compiere con lui un viaggio tra le tombe e le storie delle persone che vi sono seppellite.
Dal robivecchi alla portiera, dall’avvocato alla barbona, inoltrandoci lungo i settori del camposanto ascoltiamo le vite – non sempre esemplari – di personaggi malinconici e cinici, comici e sboccati, che salutano la vita perduta con irriverenza e vanno a comporre una geografia di ricordi e di modi da cui emergono le tante facce di Roma.
Quello che ne esce è un amaro e soave Spoon River de’ noantri – come lo ha definito la poetessa Maria Grazia Calandrone nella prefazione del volume di Internopoesia – dove gustiamo a ogni parola la malinconica ironia che sappiamo iniettata in forma e sostanza del dialetto romano».
Lino Guanciale e Lisa Natoli, con la complicità di due straordinari musicisti come Gabriele Coen e Stefano Saletti, inventano un percorso nel libro di Graziano Graziani, che ha tentato di incorniciare nella metrica del sonetto la vivacità irrefrenabile delle voci di Roma.