Al cinema dal 24 novembre e dal 24 dicembre su Disney+
Colombia. L’Encanto è un luogo ameno che da molte generazioni dà rifugio alla famiglia Madrigal. Tutti i componenti di quest’ultima hanno ricevuto in dono, da una forza misteriosa, degli incredibili poteri magici. Mirabel, però, una dei più giovani discendenti della casata, è l’unica che non ha alcun talento speciale. Ciò getta una terribile ombra su tutta la famiglia Madrigal e soprattutto sul rapporto tra la giovane e sua nonna, l’inflessibile matriarca. Ironia della sorte vorrà, però, che sia proprio Mirabel a farsi portatrice del destino della sua famiglia, quando i magici doni iniziano misteriosamente a svanire.
Il 60º classico Disney – diretto da Jared Bush e Byron Howard, già registi di Zootropolis, insieme a Charise Castro Smith – sceglie come protagonista l’unica persona apparentemente ordinaria di una famiglia straordinaria, una cesura tra passato e presente, che invece si rivelerà un ponte attraverso cui ricollegarsi alla tradizione, guardandola con occhi nuovi.
Il viaggio di Mirabel è ovviamente un viaggio alla scoperta di sé stessa e della propria luce, dopo che per anni ha vissuto all’ombra di quella dei suoi familiari. Il dono, meno appariscente ma non certo meno prezioso, che la giovane possiede è infatti quello dello sguardo: uno sguardo lucido, empatico, diverso.
“Encanto è la storia di una famiglia allargata con moltissimi personaggi – dichiara infatti Byron Howard alla conferenza stampa di presentazione – qualcosa che non era mai stato fatto prima in casa Disney. Dei 12 personaggi trattati, ce n’è uno – Mirabel – che deve fare i conti con le aspettative che i componenti della sua famiglia riversano su di lei. Un’esperienza che ovviamente appartiene al vissuto di ognuno di noi. Abbiamo voluto, infatti, indagare le dinamiche complesse che caratterizzano le grandi famiglie e cercare di comprendere il loro funzionamento. Uno degli aspetti più belli del film è, però, che nonostante i contrasti, il personaggio di Mirabel ha la funzione di connettere i vari elementi della sua famiglia e così facendo è in grado di scoprire un po’ di più se stessa”.
Encanto è, dunque, un nuovo bellissimo racconto di formazione focalizzato sui legami famigliari, illuminato da un’animazione che guarda alla grande tradizione di casa Disney. Ma anche un’opera complessa e stratificata, che attinge al realismo magico delle saghe famigliari di Gabriel García Márquez, nonché ai musical nella più classica accezione di Broadway.
Ne deriva, così, un’esplosione di colori, ritmo ed energia, che molto deve anche al vivace talento del compositore, autore, cantante e ballerino Lin-Manuel Miranda. In Encanto, le sequenze musicali, infatti, non sono meri intermezzi nella narrazione, ma momenti di canto e danza splendidamente coreografici, che rappresentano il cuore stesso di un racconto fantastico che trova proprio nella musica il suo linguaggio naturale.
“In Encanto ogni personaggio è caratterizzato anche musicalmente grazie al lavoro di Lin-Manuel Miranda, che ha utilizzato i diversi stili della musica colombiana per raccontare le caratteristiche e le problematiche di ogni personaggio, creando così uno spettro variegato di canzoni emozionanti e divertenti” – prosegue Byron Howard.
Il film si rivela, così, da un lato uno spettacolo contagioso e trascinante, dall’altro un affresco famigliare ricco di suggestioni, riflessioni ed elementi simbolici.
Roberto Puntato