Il trionfo di Game of Thrones, ma anche tante inattese sorprese
Nonostante le serie HBO “Game of Thrones” e “Veep” si siano concluse quest’anno vedendo la loro ultima possibilità di essere premiate agli Emmy, l’Academy si è orientata verso scelte non sempre prevedibili.
La cerimonia di ieri, infatti, ha visto sì trionfare “Game of Thrones” – che si conferma serie tv dell’anno portando a casa ben 12 Emmy e battendo ogni record, dopo quello già ottenuto nelle nomination con 32 candidature – ma ha lasciato completamente a bocca asciutta il favoritissimo “Veep”.
Tra i molti premi ricevuti da GOT, serie andata in onda su Sky lo scorso aprile in contemporanea con gli USA, spiccano quelli per la Miglior Serie Drammatica e per il Miglior Attore Non Protagonista in una Serie Drammatica a Peter Dinklage per il secondo anno consecutivo.
Come prevedibile, al secondo posto tra i titoli più premiati, c’è “Chernobyl”, la serie Sky Original e HBO che ha conquistato ben 10 Emmy® tra cui Miglior Miniserie, Miglior Regia per una Miniserie a Johan Renck, Miglior Sceneggiatura per una Miniserie a Craig Mazin.
Tra gli altri titoli premiati, in evidenza i 7 Emmy (su 7 nomination) per “Free Solo”, già vincitore dell’Oscar come miglior documentario e andato in onda in primavera su National Geographic, i quattro premi a “Fosse/Verdon” tra cui quello a Michelle Williams per la Miglior Attrice Protagonista in una Miniserie, e i due a Succession, tra cui quello, prestigiosissimo, per la Miglior Sceneggiatura per una Serie Drammatica.
Se una conferma sono i premi per l’attore comico a Bill Hader (“Barry”) e per l’attrice comica non protagonista ad Alex Borstein (“La meravigliosa signora Maisel”), una sorpresa sono l’Emmy a Jodie Comer, miglior attrice drammatica per “Killing Eve”, il triplo premio a Phoebe Waller-Bridge per il capolavoro “Fleabag”.
Ecco dunque un’analisi di tutti gli “snobbati” e i “fortunati” di questa 71esima edizione degli Emmy Award.
Julia Louis-Dreyfus e “Veep”
La stella di “Veep” non ha ottenuto abbastanza voti per vincere la sua settima statuetta da protagonista. Se avesse vinto, sarebbe anche diventata l’attrice più decorata dall’Accademia della Televisione. L’ultima stagione della comedy politica, in realtà, ha perso anche in tutte le categorie più importanti.
Jodie Comer
La star di “Killing Eve” ha affrontato una dura competizione nella categoria delle attrici protagoniste in una serie drammatica. Ma la seducente assassina Villanelle ha conquistato i membri dell’Academy facendo ottenere alla sua interprete il suo primo Emmy, battendo anche la co-protagonista Sandra Oh.
Ava DuVernay
La candidata all’Oscar e precedente vincitrice agli Emmy (“13o”) ha scritto e diretto tutti e quattro gli episodi di “When They See Us”, una delle serie più acclamate di Netflix. Alla fine, però, i premi per queste categorie sono andati alla favoritissima serie HBO “Chernobyl”.
Phoebe Waller-Bridge e “Fleabag”
Se molti si aspettavano (solo) il premio per la scrittura, la geniale comedy si è rivelata senza dubbio uno dei trionfatori di questa edizione degli Emmy. Premi anche per la miglior serie comedy e per l’attrice protagonista: la Wallet-Bridge ha battuto la favorita di lunga data Julia Louis-Dreyfus così come la vincitrice dello scorso anno Rachel Brosnahan (“La meravigliosa signora Maisel”).
Jharrel Jerome
L’attore che ha interpretato la vita di Korey Wise in entrambe le parti di “When They See Us” (da adolescente quando è stato arrestato ingiustamente nel 1989 a Central Park e poi, più di un decennio dopo, crescendo in prigione) è stato il più giovane nominato nella sua categoria, ma il potere della sua performance ha prevalso sui nomi più grandi (Mahershala Ali, Benicio Del Toro, Hugh Grant): a lui il premio per la miglior performance maschile in una miniserie.
Julia Garner
L’attrice ha vinto il suo primo Emmy per la sua interpretazione da non protagonista in una serie drammatica nella seconda stagione di “Ozark”, dopo essere stata al ballottaggio insieme a quattro potenti di “Game of Thrones” e alla Fiona Shaw di “Killing Eve”.
Jason Bateman
L’attore-produttore-regista di “Ozark” ha vinto il premio per la migliore regia in una serie drammatica in una categoria molto affollata che includeva diversi nomi della stagione finale di “Game of Thrones”.