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Per il suo debutto alla regia, Frances O’Connor decide di attingere ad una biografia letteraria illustre, guarnendola, però, con la giusta dose di libertà creativa.
Emily, infatti, è la storia di Emily Brontë, autrice di Cime Tempestose e sorella minore di Charlotte, autrice di Jane Eyre e Villette.
Ma definire Emily un “semplice” biopic non sarebbe giusto: la O’Connor, infatti, si allontana dall’accuratezza storica e sceglie, invece, di raccontare una storia piena di romanticismo con allusioni a Cime Tempestose. Proprio come se Emily Brontë avesse scritto la sceneggiatura da sola.
Emily è un vero e proprio viaggio emotivo, che analizza un periodo di trasformazione della vita della protagonista, quello in cui diverrà una figura letteraria ribelle ed influente.
Sin dall’inizio, infatti, Emily è una donna che sfiora i limiti del decoro, nella sua mente persistono storie e racconti che hanno accompagnato lei e i suoi tre fratelli durante l’infanzia.
La regista immerge senza sforzo il pubblico nel cuore, nell’anima e nella mente della scrittrice, in questa originale storia delle origini di un’autrice solitaria, incompresa e sottovalutata.
Emma Mackey assume il ruolo impegnativo di Emily Brontë: la sua è un’interpretazione intensa e ricca di sfumature, che rende profondo il ritratto dell’enigmatica scrittrice.
Dal canto loro, il sontuoso design visivo e la travolgente colonna sonora sono in grado di elevare la storia e i suoi personaggi.
Interessante, inoltre, è la scena d’apertura: la regista decide di partire dalla fine. A soli 30 anni, Emily stava morendo di tubercolosi, aveva appena finito di scrivere Cime tempestose, il suo primo e unico romanzo, e sua sorella Charlotte, protettiva ma critica, è alla disperata ricerca di risposte. È da questa prima scena che si rivela il temperamento e la stravaganza della nostra protagonista.
Attraverso una regia impressionante, performance avvincenti e una narrazione forte, Emily riesce a connettere lo spettatore a una donna il cui oscuro capolavoro continua a risuonare tra i lettori a più di 175 anni dalla sua pubblicazione.
Un film appassionato, dedicato a una donna forte e geniale, che l’epoca in cui visse cercò di frenare nella volontà e nell’immaginazione.
Federica Rizzo
https://m.youtube.com/watch?v=oS3rZCjOMWg