Nel cast, Karla Sofia Gascón, Zoe Saldaña e Selena Gomez. Premiato a Cannes per le attrici e la sceneggiatura e vincitore di 4 Golden Globe, arriva al cinema dal 9 gennaio con Lucky Red
Emilia Pérez, l’ultimo acclamato film di Jacques Audiard, è un’opera audace che mescola generi, stili e tematiche in un racconto che sfida le convenzioni del cinema tradizionale.
Presentato come un “musical queer”, il film si distingue per il suo approccio visivamente eccentrico e narrativamente surreale, affrontando temi come l’identità di genere, la trasformazione personale e la ricerca della libertà.
La trama ruota attorno al narcotrafficante messicano Manitas che, aiutato da una brillante avvocata, si sottopone a un’operazione di cambio di sesso e adotta una nuova identità: quella di Emilia Pérez. Audiard utilizza questa premessa insolita per costruire una storia di rinascita, scoperta e riscatto, punteggiata da momenti musicali e coreografici che aggiungono un ulteriore livello di teatralità.
La protagonista Emilia, interpretata da una carismatica Karla Sofia Gascón, è il cuore pulsante del film, incarnando con forza e delicatezza i conflitti interiori e le aspirazioni della protagonista.
Il cast di supporto contribuisce in modo significativo al fascino del film, con interpretazioni memorabili da parte di Zoe Saldaña e Selena Gomez. Zoe Saldaña, nel ruolo dell’avvocata di Emilia, Rita, offre una performance intensa e sfumata, bilanciando il tono eccentrico del film con una profonda umanità. Il suo personaggio cammina su una linea sottile tra etica professionale, desiderio di rivalsa e un sincero desiderio di aiutare Emilia: la chimica tra Saldaña e Gascón è uno dei punti di forza della pellicola, aggiungendo una dimensione intima e autentica alla narrazione.
Selena Gomez, invece, sorprende con un’interpretazione sofferta e spiazzante, che rivela un lato inedito del suo talento attoriale. Nel ruolo di Jessi, moglie del narcotrafficante Manitas, costretta ad affrontare la finta morte del marito e una nuova vita accanto alla sconosciuta Emilia, Gomez porta sullo schermo un mix di freschezza, carisma e vulnerabilità.
Dal punto di vista visivo, Emilia Pérez è un trionfo di colori e immaginazione. Audiard si allontana dalle atmosfere più sobrie dei suoi precedenti lavori, per abbracciare una palette cromatica vibrante e un’estetica barocca che richiamano i toni carichi di pathos del melodramma.
Uno degli aspetti più interessanti del film è il suo sottotesto politico e sociale. Audiard affronta con intelligenza le questioni legate all’identità di genere, rappresentando Emilia come una figura complessa, lontana dagli stereotipi. Il film celebra la fluidità e la trasformazione, invitando il pubblico a riflettere sull’importanza di abbracciare il cambiamento e la diversità.
Nonostante le sue ambizioni e la sua originalità, Emilia Pérez non è privo di difetti. Alcuni momenti della trama appaiono meno sviluppati e la commistione tra musical e dramma non sempre raggiunge un equilibrio perfetto. Tuttavia, l’energia e l’audacia del film compensano queste imperfezioni, rendendolo un’esperienza cinematografica molto stimolante.
In conclusione, Emilia Pérez è un’opera che spinge i confini del linguaggio cinematografico, confermando Audiard come uno dei più versatili registi contemporanei, disposto a correre non pochi rischi per raccontare storie fuori dagli schemi. Vincitore di 4 Golden Globe: miglior film commedia o musicale, miglior film in lingua straniera, miglior attrice non protagonista a Zoe Saldaña e miglior canzone originale a El mal.
Alessandra Broglia