Elena Lietti protagonista della nuova serie tv Sky Il miracolo, scritta e diretta da Niccolò Ammaniti. L’attrice ci racconta il suo personaggio, l’irrequieta e tormentata first lady Sole Pietromarchi
Elena Lietti è un’attrice elegante e talentuosa. Inizia il suo percorso artistico in teatro accanto a Filippo Timi, a cui ben presto alterna interessanti progetti cinematografici e televisivi. La ricordiamo infatti in film come Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni o nel premiatissimo La pazza gioia di Paolo Virzì, ma anche in serie tv come Alex & Co. e The Comedians. La incontriamo in occasione della presentazione della nuova serie Sky Il miracolo, scritta e diretta da Niccolò Ammaniti, che andrà in onda dall’8 maggio in prima serata su Sky Atlantic HD. Elena ci racconta il suo personaggio, l’inquieta first lady Sole, e il suo rapporto con il miracolo.
Elena, come è stato interpretare Sole?
Ho amato molto il mio personaggio. E’ stato scritto con grande cura e sensibilità e già in sceneggiatura c’era tutta la sua complessità. Pur essendo un uomo, Niccolò Ammaniti ha colto splendidamente le corde femminili e questo ha del sorprendente. E poi c’è il tocco femminile inconfondibile di Francesca Marciano, che è una sceneggiatrice meravigliosa.
Per prepararti al tuo personaggio, hai studiato le grandi first lady della storia?
Sì, le ho studiate e volutamente messe da parte. Sole non ha l’ambizione o la passione politica di una first lady come Hillary Clinton. Non ha nemmeno la dolcezza un po’ “farlocca” di Jackie Kennedy. Possiede piuttosto una schiettezza e un’autenticità incompatibili con quel ruolo. E’ come se fosse un pesce fuor d’acqua. Ma il suo background si scoprirà gradualmente e molti sviluppi narrativi la riguarderanno.
Se dovessi dare una definizione del tuo personaggio?
E’ una figura femminile enorme. Direi un po’ alla Blanche DuBois di “Un tram che si chiama desiderio”. E’ piena di contraddizioni, fragilissima e molto umana. Me ne sono innamorata subito.
C’è qualche aspetto di Sole che appartiene anche ad Elena?
Sole è molto diversa da me, apparentemente non c’entriamo nulla. Io sono molto più conciliante, diplomatica, pacifica e pacificata. Però devo ammettere che ho scoperto attraverso di lei alcuni aspetti di me che prima non conoscevo.
Credi ai miracoli?
Dopo questa serie sì (ride). Scherzi a parte, credere è un grandissimo dono.
Come mai molti credono ai miracoli?
Forse perché esistono o perché si ha bisogno di crederci. D’altronde, credere che ci sia un’entità superiore ci aiuta a metterci in regola, ci dà delle certezze. E’ anche per questa ragione che la serie è molto contemporanea. Parla all’uomo di oggi in maniera schietta.
Prossimi progetti?
Sarò a teatro in autunno, nell’ultimo spettacolo scritto e diretto da Filippo Timi, con cui lavoro da tempo con continuità. Si chiama “Un cuore di vetro in inverno”.
Roberto Puntato