Dal 13 gennaio al cinema con Academy Two
La storia di un uomo anziano, stanco e pronto a separarsi da questa terra. Ma anche quella di due sorelle alle prese con le dolorose ultime volontà del loro padre. Un compito non facile quello che spetta a Emmanuelle (Sophie Marceau) e Pascale (Géraldine Pailhas), non solo da un punto di vista affettivo e morale, ma anche burocratico, viste le leggi che vigono in Francia.
François Ozon si dimostra ancora una volta regista sensibile e versatile, capace di raccontare con un grande senso dell’equilibrio tra il dramma e la commedia una storia che ha al centro il delicato tema dell’eutanasia. Ma non solo, perché E’ andato tutto bene, in concorso a Cannes 2021, è anche un ritratto di famiglia realistico ed essenziale, da cui emergono sentimenti, contraddizioni, paure e scheletri nell’armadio, ma in cui ognuno di noi potrà facilmente riconoscersi.
Servendosi di due attori di razza come Sophie Marceau e uno straordinario André Dussollier, Ozon realizza un film misurato e dalla scrittura raffinata, non temendo di affrontare a viso aperto i temi della morte, della libertà e del rapporto genitori/figli.
Perché, come il bellissimo Grazie a Dio, anche E’ andato tutto bene è intriso di un forte messaggio politico e morale e la materia narrativa non è mai retorica o debordante, quanto piuttosto illuminata da una messa in scena efficacemente in punta di piedi.
Il film di Ozon, infatti, non è mai urlato o banale, ma discreto e perfino dotato di un’ammirevole leggerezza: il suo intento non è quello di impietosire nessuno, come dimostra la scelta di dipingere André come un personaggio tutt’altro che amabile e le sue figlie come donne salde e determinate, in grado di tenergli testa.
Tra tenerezze e conflitti, brucianti dilemmi ed esplosioni di umorismo, E’ andato tutto bene si impone come una mordente riflessione sugli aspetti più intimi del fine vita, eludendo la gravità del suo soggetto ed oscillando miracolosamente fra i generi senza mai risultare forzato.
Un altro bel colpo per il prolifico regista francese, cantore delle disfunzioni famigliari e delle antinomie della società contemporanea.
Roberto Puntato