Alla Festa del Cinema di Roma il film sequel della serie presentato dal regista Michael Engler e dai protagonisti Jim Carter, Michelle Dockery e Imelda Stauton
Downton Abbey è il sequel cinematografico dell’acclamata serie televisiva campione di ascolti che racconta la vita della famiglia Crawley e del personale al loro servizio dall’inizio del XX secolo.
Ambientata in una splendida residenza in stile edoardiano situata nella campagna inglese, la serie, composta da 6 stagioni, è vincitrice di 3 Golden Globes e 15 Emmy.
Il suo straordinario successo e l’affetto dimostrato dai fan, ha spinto i produttori a realizzare un sequel per il cinema che ha già conquistato il pubblico statunitense e si appresta a fare lo stesso con quello italiano.
Il film, infatti, presentato in anteprima alla 14ma Festa del Cinema di Roma dai protagonisti Jim Carter, Michelle Dockery e Imelda Staunton e dal regista Michael Engler arriva nelle nostre sale il 24 ottobre distribuito da Universal Pictures.
“Avevo già lavorato alla parte terminale della serie, – racconta il regista Michael Engler – della possibilità di realizzare un film abbiamo però iniziato a parlarne già verso la stagione 3, visto l’enorme successo della serie in tutto il mondo. È un film voluto fondamentale dai fan, è il loro entusiasmo, infatti, che ci ha guidato per la realizzazione della pellicola. Occorreva però trovare una storia ed un evento che riunisse e mettesse in gioco tutti i personaggi, offrendo diverse trovate cinematografiche. Abbiamo così pensato a una visita a Downton Abbey della famiglia reale, che creerà entusiasmi e scompiglio”.
Per Jim Carter (il maggiordomo Charles Carson) e Michelle Dockery (Lady Mary Talbot) è stato come tornare a casa, in una grande famiglia che sembra non essersi mai divisa.
Una new entry è invece il personaggio interpretato da Imelda Staunton, che si dice onoratissima di esser entrata nella storia di Downton Abbey con un ruolo così importante come quello della dama di compagnia della regina, Lady Bagshaw. Il suo personaggio si sconterà, a suon di spassosissime battute al veleno, con la cugina e matriarca della serie, Lady Violet (Maggie Smith).
Downton Abbey mette in scena la consueta irresistibile ironia, l’ormai inconfondibile eleganza di costumi e scenografia e una trama che interseca abilmente molteplici linee di racconto.
Il risultato sono due ore di delizia che non fanno mai rimpiangere la serie, grazie alla bravura dell’amato cast e alla sapiente scrittura di Julian Fellowes.
Alberto Leali