In sala dal 1º gennaio e in anteprima in alcuni cinema selezionati dal 31 dicembre distribuito da Piper Film
Dove osano le cicogne, il nuovo film direrri da Fausto Brizzi e scritto da lui stesso insieme con Herbert Simone Paragnani e Gianluca Belardi, ha per protagonista Angelo (Angelo Pintus), un maestro elementare amatissimo dai suoi alunni per il suo carattere travolgente e la sua comicità naturale, ma considerato un vero pericolo per l’ordine scolastico dal preside (Antonio Catania). La vita privata di Angelo sembra scorrere felicemente al fianco di Marta (Marta Zoboli), sua moglie, con cui forma una coppia apparentemente realizzata. Tuttavia, c’è un piccolo dettaglio che sconvolge il loro equilibrio: la cicogna sembra ignorare casa loro. Il desiderio di un figlio è una costante nelle loro vite, ma ogni tentativo risulta vano.
La svolta arriva grazie ad Andrea (Andrea Perroni), il miglior amico di Angelo, che propone una soluzione fuori dagli schemi. L’arrivo di Luce (Beatrice Arnera), una giovane spagnola tifosa del Barcellona, bella e dal sorriso dolce, si trasforma in un ciclone di eventi inaspettati. Luce porta con sé un segreto pericoloso che sconvolgerà l’esistenza della coppia e di chiunque le ruoti intorno.
Brizzi, regista navigato della commedia italiana contemporanea, riesce a mescolare temi attuali e delicati, come la maternità surrogata, il desiderio di genitorialità, l’amore e le dinamiche familiari, con una leggerezza che non sminuisce mai l’importanza dei contenuti trattati. Il risultato è un film che offre momenti di pura comicità e allo stesso tempo invita alla riflessione.
Una sorpresa chiamata Angelo Pintus
Il cuore del film è senza dubbio Angelo Pintus, qui al suo debutto cinematografico come protagonista. Fausto Brizzi racconta come sia nata l’idea di lavorare con il noto comico: “Attilio De Razza, il produttore, mi ha avvicinato a Pintus. L’ho visto diverse volte in teatro e sono da sempre un suo grande estimatore. Il progetto di questo film è partito proprio da lui, in particolar modo nella scelta di attorniarsi da un cast di attori e attrici brillanti. Penso che sarà sorprendente per gli spettatori, come lo è stato per noi, vederlo recitare in un film.”
Tullio Solenghi, che nel film interpreta il Colonnello, padre del personaggio di Marta Zoboli, sottolinea la rivelazione artistica di Pintus: “È stato una vera sorpresa. Non è scontato che chi fa one man show sia anche credibile nella recitazione. In più, Angelo si è sposato molto bene anche con il resto del cast. La trama di questo film mi ha ricordato un vecchio progetto del Trio che non abbiamo mai realizzato, e che aveva nel titolo proprio una cicogna. L’ho letto come un segnale, dovevo farlo!”.
Accanto a Pintus spicca Marta Zoboli, che interpreta Marta, la compagna di Angelo. “Mi piace molto fare la comica,” spiega, “ma ho anche studiato per fare l’attrice e sono contenta di aver fatto parte di questo film. Angelo è stato molto generoso sul set, dando a tutti la possibilità di esprimerci al meglio.”
Anche Andrea Perroni, al suo esordio cinematografico, racconta la sua esperienza come un’avventura vissuta in simbiosi con Pintus: “Conosco Angelo da circa 20 anni e abbiamo condiviso esperienze indimenticabili. Sul set ci siamo mossi con grande libertà, grazie a Brizzi, e questo ha reso l’atmosfera autentica. Non so neanche se abbiamo davvero recitato o no, perché il nostro rapporto è identico nella vita reale.”
Il tocco di Brizzi e un cast brillante
Fausto Brizzi si conferma un regista capace di equilibrare comicità e sentimento, accompagnato da un cast di attori perfettamente in sintonia. Beatrice Arnera, nel ruolo di Luce, aggiunge alla trama un elemento di imprevedibilità e dolcezza, diventando il motore narrativo di una storia che non manca di colpi di scena.
In definitiva, Dove osano le cicogne è una commedia godibile e attuale che, dietro il sorriso, affronta temi seri e spinosi. Brizzi valorizza il talento comico di Angelo Pintus e sfrutta al meglio un cast corale di mattatori della comicità. Un film leggero e perfetto per le feste, ma che lascia spazio anche a importanti interrogativi sulla famiglia, l’amore e le scelte che determinano le nostre vite.
Alberto Leali