Otto episodi con protagonista Kasia Smutniak nel ruolo di Livia Drusilla. Dal 14 maggio su Sky e NOW
Raccontare il potere dal punto di vista femminile partendo da un personaggio realmente esistito: è questo l’obiettivo di Domina, la nuova serie Sky Original che debutterà per intero su Sky e NOW il 14 maggio, con tutti gli episodi subito disponibili.
A far rivivere ancora una volta sullo schermo l’Antica Roma, con le sue cospirazioni e i suoi intrighi, ci pensa stavolta Simon Burke (Fortitude, Strike Back), ideatore della serie e sceneggiatore assieme a Nicola Wilson, Emily Marcuson e Namsi Khan. Gli otto attesissimi episodi, però, si colorano di rosa, mettendo al centro la vertiginosa ascesa della terza moglie di Gaio, Livia Drusilla, interpretata da Kasia Smutniak.
Un personaggio per quel tempo rivoluzionario, capace di segnare per sempre le sorti dell’Impero Romano. La serie la segue dal suo esilio fino al ritorno a Roma, determinata a riconquistare quello che le è stato sottratto. Ci riuscirà, con grande scaltrezza, sposando proprio l’uomo che le aveva tolto tutto, Augusto. Intelligente, ambiziosa e brillante, Livia diventerà potente consigliera del marito, tanto da venire considerata, da diverse teorie storiografiche, la mente politica che avrebbe influenzato molte sue scelte.
“Mi ha affascinato molto il fatto che il progetto fosse costruito attorno a una figura femminile fondamentale per la sua epoca eppure così poco raccontata – rivela Kasia Smutniak alla conferenza stampa di presentazione – E’ importante, oggi, raccontare storie di donne che hanno lasciato il segno. Livia, forse, è stata la prima vera femminista: in un’epoca in cui le donne erano considerate meri oggetti di riproduzione, lei ha permesso che ci fossero dei passi in avanti. Ho riflettuto, però, anche sul fatto che per lei il potere non era affatto fine a se stesso, ma vero e proprio bisogno di sopravvivenza“.
Simon Burke racconta che non è stato facile trovare nell’Antica Roma una figura di donna realmente potente. “Le donne a quell’epoca non avevano nessun tipo di potere, non avevano diritto di voto, né potevano entrare in Senato. Poi però mi sono imbattuto nel personaggio di Livia, la prima donna romana a esercitare il potere tramite gli uomini, passando da repubblicana a moglie di un tiranno. Un percorso, il suo, che ho trovato davvero interessante. Rispetto alle altre serie su Roma, nella nostra non ci interessava il racconto degli uomini, piuttosto la politica che si fa in camera da letto“.
In Domina, inoltre, girata presso i Cinecittà Studios, un team d’eccellenza italiano, che va dal Premio Oscar® Gabriella Pescucci che firma i costumi a Luca Tranchino (Prison Break) alla scenografia, da Katia Sisto (Penny Dreadful) al make-up a Claudia Catini (Trust: Il rapimento Getty) all’hair design, si mescola ad altrettante eccellenze internazionali.
Il cast della serie, infatti, comprende Matthew McNulty (nel ruolo di Augusto), Claire Forlani (Ottavia, sorella di Gaio), Christine Bottomley (Scribonia, prima moglie di Gaio e nemica di Livia), Colette Dalal Tchantcho (Antigone, prima fidata ancella di Livia e poi donna libera e sua confidente), Nadia Parkes (Livia da giovane), Tom Glynn-Carney (Augusto da giovane) e Liam Cunningham (Livio, padre di Livia Drusilla) e Isabella Rossellini (Balbina, la matrona di un lupanare).
Dietro la macchina da presa di Domina troviamo, invece, Claire McCarthy (Ofelia -Amore e morte, regista dei primi 3 episodi), David Evans (Downton Abbey, episodi 4, 5, 7, 8) e Debs Paterson (The Skywalker Legacy, episodio 6).
Roberto Puntato