Dal 26 maggio in sala e dal 28 maggio in streaming su Disney+ con accesso VIP
L’origin story di una delle più grandi cattive della Disney è una commedia in stile punk rock che brilla per acume e originalità. Crudelia, dal 26 maggio in sala e dal 28 su Disney+ con accesso VIP, rientra certamente nell’olimpo dei migliori live action di casa Disney e il merito è di una serie di combinazioni riuscite, a cominciare dall’abilissima sceneggiatura e dalla scelta di un cast che fa faville.
La storia parte da lontano e i dalmata del cult d’animazione arriveranno molto tempo dopo. Estella non è ancora Crudelia (Emma Stone), è una bambina creativa e dai capelli bizzarri, ribelle e anticonformista. Sua madre è dolce e paziente e incita la sua passione e il suo talento per la moda. In seguito, però, alla sua tragica morte, la giovane Estella è costretta a cavarsela da sola e ad affrontare il mondo a muso duro. Diventerà così una truffatrice, affiancata dai mitici Horace (Paul Walter Hauser) e Jasper (Joel Fry), per poi finalmente approdare nel mondo dorato della moda, prima sostenuta e poi osteggiata dalla perfida e autorevole Baronessa von Hellman (Emma Thompson).
Deliziosamente camp e oltraggiosamente divertente, Crudelia ha al suo attivo non uno, bensì due villain che fanno a gara di malvagità: Emma Stone ed Emma Thompson sono, infatti, straordinarie nei rispettivi ruoli, che interpretano con grande ironia ed eleganza. I loro duetti, prima a colpi di frecciatine al veleno e poi di sciabolate di ferocia, rendono le attrici Premio Oscar un’accoppiata iconica e assolutamente esilarante, che ricorda quella ormai cult Streep-Hathaway de Il diavolo veste Prada.
Se però la Baronessa di Emma Thompson è una cattiva tout court, la Crudelia della Stone acquisisce spietatezza in itinere, assecondando da un lato la propria natura (quella che sua madre cercava in tutti i modi di tenere a freno), dall’altro reagendo al male e al dolore che la vita le ha posto troppo presto davanti.
In realtà sono tanti gli eventi che si avvicendano nelle due ore e quindici di durata del film, attraverso una trama articolata, dinamica e piena di colpi di scena. Un altro merito di Crudelia, d’altronde, è di disegnare con cura anche i personaggi di contorno, come il simpatico Horace di Paul Walter Hauser, accompagnato dal suo scaltro chihuahua Winks, o il misterioso factotum della Baronessa interpretato da Mark Strong.
Il film di Craig Gillespie brilla, però, anche nel comparto tecnico: le acconciature, il trucco, la scenografia e i costumi, tutti meritevoli di una candidatura ai prossimi Oscar, rendono Crudelia una grande festa visiva nella Londra dell’alta moda.
E come non esaltarsi sulle note della scatenata colonna sonora di Nicholas Britell, che ci fa assaporare tutta la libertà e la trasgressione dei mitici anni ’70?
Insomma, Crudelia è proprio il film perfetto per l’estate e per la ripartenza cinematografica, un’opera destinata a diventare un cult.
Alberto Leali