Al pignolo bodyguard Michael Bryce (Ryan Reynolds) è affidato il compito di proteggere il famigerato sicario Darius Kincaid (Samuel L. Jackson), da sempre il suo peggior nemico. I due trascorreranno 24 ore di follia tra Inghilterra e Olanda, prima di giungere al tribunale de L’Aia, dove Kincaid dovrà testimoniare contro Vladislav Dukhovich (Gary Oldman), ex presidente bielorusso e genocida.
Come ti ammazzo il bodyguard è una commedia action dal ritmo scatenato, che gioca con ironia con i generi cinematografici, mescolando thriller, romanticismo, film giudiziario e buddy movie. Il regista Patrick Hughes mette insieme una coppia di attori curiosa ma efficacissima, alla stregua di quei blockbuster anni ’80 e 90 con protagoniste coppie male assortite, ma assolutamente irresistibili.
Michael Bryce e Samuel L. Jackson entrano nei loro personaggi con grande ironia e mestiere, interpretando il primo un arrogante e orgoglioso bodyguard in crisi, ma sempre il numero uno nel suo campo, e il secondo un divertentissimo e pericolosissimo sicario, che fa sempre tutto quello che gli passa per la testa. Due caratteri evidentemente opposti, che si troveranno a stretto contatto per portare a termine una difficilissima missione comune. Un viaggio folle, che parte con la volontà di uccidersi l’un l’altro, ma che porterà, in realtà, a capirsi vicendevolmente e perfino ad aiutarsi. Kincaid, in particolare, diventerà una specie di mentore per Bryce, forzandolo a guardarsi allo specchio e dispensando perfino consigli amorosi. I due vivranno una serie di avventure adrenaliniche, che farà la gioia degli appassionati degli action movie: combattimenti corpo a corpo, esplosioni, scontri d’auto, inseguimenti spericolati, fughe in barca, acrobazie costituiscono la parte più spettacolare del film. Ma assolutamente esilarante è anche la scena in cui i protagonisti viaggiano su un pulmino con un gruppo di suore, intonando una bizzarra canzoncina.
Al duo di protagonisti maschili, si aggiunge una indimenticabile Salma Hayek, nel ruolo, spassosissimo, della sboccata moglie di Kincaid, Sonia. Un personaggio esplosivo ed estremo, folle e rabbioso, che ci regala una delle sequenze più irresistibili del film: un’epica rissa al ralenty in un bar, in cui Sonia ammazza chiunque è pronto ad allungare le mani sul suo corpo, e che fa innamorare Kincaid all’istante. Gary Oldman, invece, interpreta lo spietato e sanguinario dittatore dell’Est Europa Dukhovich, in un ruolo meno indimenticabile; mentre Élodie Yung è la ex dolce metà di Reynolds, altra donna forte e sicura di sé, pronta a far tribolare il suo uomo.
Come ti ammazzo il bodyguard ha, però, il difetto di non riuscire a dosare sempre equamente commedia e azione, con la conseguenza che le quasi due ore di durata si sentono e che il ritmo funziona un po’ a corrente alternata. E’ innegabile, però, che questo energico giocattolone hollywoodiano piacerà non poco ai nostalgici dei b-movies come Arma letale o 48 ore.
Alberto Leali