Venezia 75: doppietta per Carlo Verdone, Premio alla Carriera dai giornalisti e Premio Kinéo votato dal pubblico
Il 2018, si sa, è l’anno di Carlo Verdone. A Venezia 75 eccolo ricevere l’ennesimo premio per la sua ultima fatica, Benedetta Follia, votata questa volta dal pubblico del Premio Kinéo.
Ma non è finita qui. Carlo riceve, infatti, sempre nell’ambito della Mostra del Cinema, il Premio alla carriera dal Sindacato dei giornalisti per i suoi 40 anni di carriera.
Il Carlo nazionale, che non ha mai smesso di divertirci e appassionarci, ha molte soprese in ballo: un’altra commedia e una serie tv. Ma per scaramanzia non ne ha voluto parlare, quindi non ci resta che aspettare.
Carlo, tra i 10 fatti memorabili di questi settantacinque anni della Mostra, ricordo la tua litigata con David Lynch in giuria. Ci ricordi bene cos’è accaduto?
(ride) “Con Lynch non ho mai litigato. Ogni volta che lo vedo c’è sempre un grande affetto. E’ normale che quando sei in giuria, in ogni festival si formano dei gruppi forti. Il film di Oliver Stone “Assassini Nati” era un pessimo esempio per l’America e lo dimostrano le stragi accadute, quindi dare un premio solo perchè lo aveva scritto Tarantino mi sembrava troppo, poi Oliver Stone come regista è fantastico”.
Venezia è sempre Venezia, così diceva il video che hai postato su facebook qualche mese fa…
“Se vuoi che ti racconti i miei ricordi veneziani, inizio a parlare dagli arbori. Sono venuto qui per la prima volta negli anni ’60 quando papà era dirigente; era magnifico per un bambino vedere questo paese di balocchi con tanti flash e protagonisti del cinema. Andavo a chiedere autografi alla Lollo, Sordi, ecc ma non sapevo in realtà chi fossero. Era un’aria pulita quella, al contrario di quella di oggi. Poi nel ’95, all’Hotel Danieli, girai con Veronica Pivetti le scene di Viaggi di nozze. Venezia è malinconica e magica”.
Questa volta a Venezia anche un premio votato dal pubblico…
“Ho apprezzato tanto, sono stati coraggiosi quelli del Kinéo e il pubblico che mi ha premiato, il che mi fa doppiamente contento. Di solito è difficile che un regista di commedie riesca a prendere un premio”.
Il resoconto di questi 40 anni di carriera è stato premiato anche dal Sindacato dei Giornalisti …
“Io credo di aver raccontato fragilità, comportamenti e difetti degli italiani che caratterizzano dei tempi. Film come Borotalco, Acqua e sapone, Un sacco bello sono tuttora molto attuali. O “lo famo strano” ha fatto divertire tanta gente. Spero di riuscire sempre a farla divertire”.
Roberto Puntato