Si è svolta a Roma, nell’elegante Hotel Parco dei Principi, la conferenza stampa del nuovo episodio della saga di Cars targato dall’inossidabile connubio Disney-Pixar.
Alla presentazione hanno partecipato il regista Brian Fee e il produttore Kevin Reher. Cars 3 sarà nelle sale italiane dal 14 settembre 2017.
Già dalle immagini del trailer, lo spettatore, affezionato ai due precedenti capitoli, viene trasportato dall’ottica immaginaria a quella reale attraverso scenografie che possono sembrare immaginifiche, ma che invece rispecchiano la realtà: basti pensare alla Route 66 del Texas per le architetture art decò o alle città fantasma e ai circuiti abbandonati. “Le location si basano su paesaggi veri- affermano Kevin e Brian – ad esempio la spiaggia dove si allenano Saetta McQueen e Cruz Ramirez si ispira alla stessa spiaggia dove per la prima volta ci sono state corse NASCAR su sabbia; gli alberi sono tipici del luogo in cui vengono animate le scene; il circuito Thomas è un mix di circuiti esistiti realmente, ma ora chiusi; oppure il garage di Smokey rispecchia il garage Unipi a cui è ispirato il personaggio”.
Una delle tante sorprese in Cars 3 è il ritorno di Doc Hudson, con l’inconfondibile voce di Paul Newman (lo ricordiamo nella prima serie di Cars), mentore di Saetta McQueen. Un film che abbraccia varie generazioni e che affronta, tra le varie tematiche, proprio quello dello scambio generazionale. Afferma scherzando Kevin: ‘Io sono un veterano, lavoro per la Pixar da 24 anni, forse è il momento per la pensione’. Brian invece è al suo esordio come regista dopo aver fatto da storyboard artist per i primi due capitoli di Cars. Insomma, generazioni diverse che si incontrano, ma anche la vecchia che lascia il timone alla nuova. Un po’ come la Saetta McQueen di questo nuovo capitolo, che deve confrontarsi con una nuova generazione di macchine più veloci e tecnologicamente più avanzate che metteranno in dubbio le sue qualità. ‘Il film parla di cambiamenti, ed è ciò che ho vissuto io in termini di esperienza, data la mia paternità. Da quando ho due figlie, tutto è cambiato’, afferma Fee.
Nuovi temi che la Disney porta sullo schermo perché i bambini possano comprenderli e confrontarvisi, interagendo con i personaggi del film e sentendosi spronati emotivamente e psicologicamente. Un’altra avventura coraggiosa, dunque, che ancora una volta riesce a unire grandi e piccini. Per chi si chiede se ci sarà il prossimo sequel, sicuramente bisognerà aspettare: d’altronde la sfida di chi fa saghe è il non ripetersi per evitare di annoiare lo spettatore. “Bisogna prendersi del tempo per cercare di rendere al meglio una storia – affermano entrambi. ‘John Lasseter ci ricorda di continuo che i film devono passare attraverso molte fasi, compresa quella in cui li consideriamo i peggiori lavori di sempre. Restare focalizzati sullo stesso progetto per cinque anni non è affatto facile. Sbagliate, fallite, ma fatelo rapidamente: è così che ci esorta’.
L’incontro si conclude con un loro divertente invito per Cars 4: “Se avete delle idee ditecelo, le svilupperemo insieme!”.
Alberto Leali