Al cinema dal 13 giugno
Bad Boys: Ride or Die, il nuovo capitolo della saga action-comedy con Will Smith e Martin Lawrence è diretto Adil e Bilall (Bad Boys for Life), scritto da Chris Bremner (Bad Boys for Life) e prodotto da Jerry Bruckheimer, Will Smith, Chad Oman e Doug Belgrad.
Nel cast oltre Will Smith e Martin Lawrence ci sono anche Vanessa Hudgens (Tick, Tick… Boom!), Alexander Ludwig (The Covenant), Paola Nuñez (Bad Boys for Life), Eric Dane (Euphoria), Ioan Gruffudd (Il professore e il pazzo), Jacob Scipio (I mercenari 4 – Expendables), Melanie Liburd (Perpetrator), Tasha Smith (Jumping the Broom – Amore e altri guai) con Tiffany Haddish (La casa dei fantasmi) e Joe Pantoliano (Matrix).
Bad Boys: Ride or Die sarà nelle sale italiane dal 13 giugno prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Sinossi
Quest’estate, i “Bad Boys” più amati del mondo tornano con il loro iconico mix di azione e ironia sfrenata, ma questa volta con un colpo di scena: i due fuoriclasse di Miami sono ora i ricercati.
Recensione a cura di Maria Grande
Il nuovo capitolo cinematografico del franchise, diretto anche stavolta da Adil El Arbi e Bilall Fallah, si rivela spassosissimo ed emotivamente coinvolgente.
I due registi non sacrificano nulla delle caratteristiche fondanti della saga, puntando tanto sulle innovative e scatenate scene d’azione quanto sull’ottima alchimia fra i due protagonisti Will Smith e Martin Lawrence.
I due si confermano una coppia perfetta e appaiono decisamente in forma smagliante, accompagnati da un altrettanto validissimo cast di supporto.
Infatti, in questo quarto capitolo, le due leggende della polizia di Miami si circondano di vecchi amici e inaspettati alleati per affrontare un caso criminale profondamente personale.
Seguendo gli eventi del film precedente, Bad Boys: Ride or Die inizia con un’occasione felice: Mike (Will Smith) si sposa con la fisioterapista Christine (Melanie Liburd) in una cerimonia che è in parte matrimonio e in parte memoriale per il defunto Capitano Howard (Joe Pantoliano).
Purtroppo, i festeggiamenti vengono interrotti quando Marcus (Martin Lawrence) ha un attacco di cuore e viene portato d’urgenza in ospedale. Lungi dallo spingerlo verso la pensione, questa esperienza di pre-morte non fa altro che alimentare il poliziotto veterano, che ora pensa di essere invincibile, mentre uno stupito Mike si occupa della sua famiglia disfunzionale e di attacchi di panico causati dal senso di colpa nei confronti del figlio Armando (Jacob Scipio).
Quando il Capitano Howard viene improvvisamente incastrato per crimini che non ha commesso, i Bad Boys si mettono al lavoro per dimostrare la sua innocenza. Viene fuori, così, che il loro ex capo ha lasciato ai due alcuni indizi per scoprire un enorme caso criminale su cui aveva indagato a lungo a loro insaputa. Così, mente lottano per distinguere gli amici dai nemici, Marcus e Mike diventano criminali ricercati insieme al figlio di Mike, Armando.
I fan della saga si sentiranno a casa in questo nuovo film, che fa molto affidamento sulla già comprovata chimica comica di Smith e Lawrence e sulla loro eredità di lunga data nella storia.
Una delle parti migliori del franchise di Bad Boys è il modo in cui continua ad esplorare Marcus e Mike nelle diverse fasi della loro vita. Sarebbe facile attenersi allo status quo e lasciare le cose invariate, ma la vita va avanti e così fanno anche i personaggi. Adil e Bilall mettono in risalto un’amicizia decennale, definendola parte integrante della sopravvivenza dei personaggi, tanto quanto lo è la loro famiglia allargata.
Così, il ritmo del film è deciso e fluido, ma lascia spazio anche a momenti in cui le relazioni possono prosperare. Perché ci troviamo di fronte a un prodotto che ha cuore, e questo ha lo stesso peso delle numerose e folli scene d’azione.
La squadra AMMO guidata dal tenente Rita Secada di Paola Núñez e formata dalla Kelly di Vanessa Hudgens e dal Dorn di Alexander Ludwig risulta particolarmente ispirata, mentre l’Armando di Jacob Scipio ruba la scena nei panni del combattente silenzio e letale.
La rissa in prigione di Armando è, a tal proposito, uno dei momenti salienti del film, così come lo scontro tra Rita in un ascensore e la reazione inaspettatamente brutale di Reggie (Dennis Greene) a un’invasione domestica.
In sintesi, possiamo dire che Ride or Die cerca di far crescere il franchise, pur mantenendo le relazioni principali come chiave del suo successo, oltre che ovviamente allo stile divertito e giocoso che da sempre lo caratterizza.
Ed è un capitolo che, concentrandosi molto sulla relazione tra Marcus e Mike e sui legami con la loro famiglia allargata, lascia presagire che Smith e Lawrence potrebbero tornare per un’altra avventura in Bad Boys 5.