Il nuovo film di Mimmo Calopresti con Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte e Francesco Colella arriva al cinema il 21 novembre distribuito da IIF – Italian International Film
E’ una favola moderna e intrisa di realismo, incorniciata da un territorio splendido e impervio, Aspromonte – La terra degli ultimi, la nuova fatica di Mimmo Calopresti.
Un omaggio affettuoso e sincero che il regista e il produttore Fulvio Lucisano, che compare anche nell’ultima sequenza, fanno alle proprie origini calabresi, attraverso il racconto di una comunità ferita e piena di dignità che cerca di sollevarsi dalla povertà.
Siamo nel 1951 ad Africo, un paesino arroccato nell’Aspromonte, i cui abitanti vivono isolati e in condizioni di estrema povertà. Non hanno elettricità, acqua corrente, un medico che curi i loro malanni né una strada che li colleghi al centro urbano. Così, stanchi delle promesse del prefetto (Francesco Siciliano) e guidati dal manovale Peppe (Francesco Colella), decidono di costruire da soli quella strada, suscitando l’ira delle istituzioni e del signorotto locale (Sergio Rubini), ma anche l’attenzione dei media. Nel frattempo, arriva ad Africo una maestra di Como (Valeria Bruni Tedeschi), che ha scelto quel luogo per rendersi utile dove c’è più bisogno e che cerca di inculcare ai ragazzi e ai loro genitori il valore dell’istruzione.
Tratto da Via dall’Aspromonte di Pietro Criaco, il film di Calopresti è dedicato agli ultimi, a coloro che non hanno la possibilità di scegliere e che sono costretti a subire l’indifferenza, la crudeltà e l’ingiustizia.
Il loro è un mondo isolato ed immobile, che timidamente si apre alla scoperta attraverso la magia della cultura. Non bisogna mai smettere di sognare sembra dirci Calopresti, soprattutto laddove manchi uno Stato che garantisca i diritti ai suoi cittadini e si possa contare sulla generosità di pochi.
Aspromonte è il racconto realistico ed epico al contempo di un Sud che lotta contro l’arretratezza e l’inciviltà per conquistarsi un futuro migliore. Un Sud forte ed orgoglioso che decide che è arrivato il momento di uscire di prigione per riscattarsi e affermare finalmente se stesso. Un Sud che si fa simbolo di tutti coloro che sono riusciti a sfuggire a un destino già segnato, senza per questo perdere il legame fortissimo con la loro terra d’origine.
A tal proposito, un ruolo chiave rivestono i due “aiutanti” di questa favola attualissima, due anime candide fuori dal tempo e dal mondo: la maestra di Valeria Bruni Tedeschi, che dà agli altri per sentirsi meno infelice, e il “poeta” di Marcello Fonte, fido custode degli strumenti di cultura.
Alberto Leali