Scritto e interpretato da Max Giusti e diretto da Francesco Mandelli, il film vanta un cast ricchissimo che comprende Paolo Calabresi, J-Ax e Loretta Goggi. Al cinema dal 3 ottobre
Appena un minuto è il nuovo film diretto da Francesco Mandelli, che vanta un cast composto da Max Giusti, Paolo Calabresi, Dino Abbrescia, Susy Laude, Herbert Ballerina, Ninni Bruschetta, Enzo Garinei, Massimo Wertmüller, con J-Ax che interpreta se stesso e con la partecipazione di Loretta Goggi.
Il film è scritto da Max Giusti insieme a Igor Artibani e Giuliano Rinaldi, in collaborazione con Giovanni Bognetti.
Appena un minuto, una produzione Lotus Production con Rai Cinema, arriverà nelle sale a partire dal 3 ottobre 2019 con 01 Distribution.
TRAMA
Quante volte ci siamo detti: “Se fossi arrivato un minuto prima”, “Bastava un minuto in più”, “Un minuto e non sarebbe successo”? Claudio (Max Giusti) l’ha pensato diverse volte e forse la sua vita, se fosse stato possibile tornare indietro ogni tanto, sarebbe stata diversa. Ora ha 50 anni, è un agente immobiliare, spiantato, padre di due figli, Greta (Carolina Signore) e Luca (Francesco Mura). Claudio è separato dalla moglie (Susy Laude) che l’ha lasciato per il “Re della Zumba” (Dino Abbrescia) e mal tollerato e criticato dai due. Vive con sua madre Mirella (Loretta Goggi), a sua volta separata dal marito Mario (Massimo Wertmüller). I migliori amici di Claudio sono Simone (Herbert Ballerina) e Ascanio (Paolo Calabresi). Quest’ultimo è un traffichino in perenne attesa della svolta giusta, che però – per una volta – dà a Claudio un buon consiglio: comprare il suo primo smartphone. Ma quello che, per caso, comprerà Claudio non è un telefono qualunque: con un tasto si può tornare indietro di sessanta secondi. Da quel momento tutto sembra poter cambiare e Claudio proverà a raddrizzare pezzo per pezzo la propria vita. Quando però capirà che la cosa più preziosa è in realtà la propria famiglia, proverà a riconquistarla. Un minuto alla volta…
Max Giusti
Quello con Francesco Mandelli è stato un incontro magico. Ci siamo visti per un programma che facevo in radio e poi per “Quelli che il calcio”, ma non avevamo mai lavorato insieme. Avevo quasi terminato la sceneggiatura del film e cercavo un regista che la mettesse in scena. Così il produttore Marco Belardi mi propose Mandelli e fui felicissimo della scelta, perché cercavo proprio chi avesse un background molto diverso dal mio. Non accade spesso che un regista prenda una sceneggiatura fatta da un altro e la metta in scena. Francesco l’ha perfino resa migliore. Si sa, quando uno scrive una sceneggiatura, ci mette dentro diverse cose di sé e Claudio, il mio personaggio, è al contempo vicino e lontano da me.
Francesco Mandelli
Quando mi hanno raccontato l’idea del film, mi aveva subito interessato. Mi piace fare il regista e penso che per imparare a farlo, bisogna proprio lavorare sulle sceneggiature altrui. Ho capito che Max voleva qualcuno che si mettesse al servizio di ciò che aveva scritto e che ne riflettesse le intenzioni. La regia è responsabilità, devi tenere insieme una compagine ed essere il punto di riferimento per le persone che lavorano con te. Io ho 40 anni e questo ruolo mi piace molto, anche se rispetto a quando faccio l’attore è più impegnativo. Il regista, infatti, non deve mai perdere il controllo e deve lavorare 24 ore su 24: è come un padre verso i propri figli. E i miei figli, in questo caso, erano lo splendido cast del film, che ho voluto si sentisse il più libero possibile e che desse il massimo.
Il personaggio di Claudio
Quello di Appena un minuto è il ritratto di un uomo che è rimasto bambino, che nella vita di errori ne ha commessi tanti e che ha smesso di credere in se stesso. Claudio ha bisogno di riprendere in mano le redini della propria vita, di sentirsi utile a qualcuno, amato come marito e come padre. Il suo sarà un percorso di crescita e maturazione, che lo porterà a scoprire il valore di ciò che conta davvero nella vita: la famiglia. Pur con leggerezza, Appena un minuto regala al pubblico un messaggio importante: anche se costa fatica, cambiare in meglio la nostra vita si può, perché siamo noi gli artefici del nostro destino.
Una commedia familiare italiana
Pur con situazioni surreali e un escamotage narrativo tipico del cinema anni ’80, Appena un minuto è una tipica commedia italiana per temi, ambientazione e personaggi. Una favola che guarda alla tradizione (Carlo Verdone, in primis) per raccontare la contemporaneità e le relazioni umane, puntando soprattutto al sorriso e all’intrattenimento. Una vera gioia per i fan della verve comica di Max Giusti.
Alberto Leali