Venezia 75: Annabelle Belmondo riceve il Premio Kinéo Young per i giovani talenti cinematografici del futuro. La nipote di Jean Paul Belmondo è anche madrina della sedicesima edizione
Annabelle Belmondo, la modella francese nipote del leggendario attore Jean-Paul, è stata premiata alla sedicesima edizione del Premio Kinéo come giovane promessa del cinema internazionale.
Icona di stile, Annabelle Belmondo ha incantando il pubblico della 75 Mostra di Venezia con il suo fascino e la sua eleganza. Si concede a noi durante il party esclusivo del Premio Kinéo – Diamanti al Cinema, di cui è anche madrina, e intanto dichiara:“Sono fidanzata, ma non penso ancora al matrimonio e ai figli. Troppo presto.”
Annabelle, volevo chiederti se essere “nipote di” è stato un vantaggio o uno svantaggio nel tuo lavoro?
“Per fortuna questo stereotipo non mi ha mai creato problemi, anzi, ad essere sincera, non mi dispiace affatto. Nel mondo del lavoro mi ha aiutata perché tutti conoscono il nome di mio nonno, quindi, nel mio caso, è stato sicuramente un vantaggio”
Tuo nonno è stato tante volte qui al Festival di Venezia, cosa ti ha raccontato della sua esperienza?
“Sono contenta di essere a Venezia per il Premio Kinéo e quando l’ho detto a mio nonno è stato fiero di me. Non mi ha detto nulla sul suo mondo, mi ha insegnato ad essere felice, semplice e a vedere le cose a 360 gradi. Insomma a godere appieno della vita, come ha fatto lui. Ed io cerco sempre di essere come lui.
E’ vero che da poco hai inciso anche un brano?
“Ho inciso un brano che uscirà a breve, ma la musica non è la mia più grande passione. Mi piacciono tutte le opportunità che mi vengono offerte, ma certamente il mio scopo non è diventare una cantante. Amo cantare solo sotto la doccia!”.
Ti piacerebbe fare cinema?
“Assolutamente sì. In questo momento sto frequentando una scuola di recitazione a Parigi e spero al più presto di poter fare casting per qualche film. Il mio regista italiano preferito è Federico Fellini; dei contemporanei invece mi piace molto Paolo Sorrentino. Sono inoltre una appassionata di Gomorra, ma quando sono passata da Napoli per mezza giornata e ho visto qualche luogo in cui hanno girato la serie, mi sono accorta che era tutto differente. D’altronde la magia del cinema è anche questa!”.
Che genere di film preferiresti?
“Mi piacerebbe recitare in una commedia, di quelle che sono molto in voga in Francia. Ma non mi dispiacerebbe nemmeno fare un film in costume alla Luchino Visconti e quindi interpretare un personaggio storico. Anche a mio nonno piacerebbe molto tornare sulle scene; speriamo possa avere la fortuna di recitare accanto a lui, sarebbe il mio più grande sogno”.
Che rapporto hai con tuo nonno Jean-Paul?
“Siamo molto legati. Attualmente viviamo entrambi a Parigi, mentre lui prima viveva fuori città. Ci vediamo tutte le domeniche a cena, cerchiamo di essere più vicini possibile, come le normali famiglie. Lo considero un secondo padre”.
Ma ti avrà raccontato qualcosa sul suo “nemico” Alain Delon?
“Su Alain Delon mio nonno mi ha raccontato solo cose molto divertenti di quando erano insieme sul set. Non sono mai stati nemici, era solo una montatura mediatica. Loro si parlano e vedono tuttora, anche se Delon ora abita fuori Parigi. Uno degli episodi più divertenti che li riguarda è stato in Brasile negli anni ’60: dopo aver finito di girare una scena, tutta la troupe ha, infatti, organizzato loro uno scherzo. Dopo averli fatti bere, li hanno riportati in albergo in una camera che non era la loro. Entrando, li fecero dormire con una sconosciuta e il giorno dopo, appena si svegliarono, si ritrovarono solo loro due nel letto abbracciati.
Asia Argento e il #MeeToo, cosa ne pensi?
“Una vicenda che mi dispiace molto e in cui non c’è un solo colpevole. E’ un peccato che Asia si sia dichiarata prima vittima e poi si sia rivelata colpevole. Personalmente non ho mai subito molestie, ma è successo a molti miei colleghi, che me ne hanno parlato”.
Roberto Puntato