Nello spazio Hollywood Celebrities del Lido di Venezia abbiamo incontrato il modello, conduttore e attore italo-giapponese che ci racconta dei suoi prossimi progetti professionali
Nato da padre italiano e madre giapponese, Andrea Cocco, che abbiamo incontrato alla Mostra del Cinema di Venezia 2019, ha viaggiato per il mondo grazie al suo lavoro da modello per poi approdare alla casa del Grande Fratello e vincere l’undicesima edizione.
Ma le sua carriera vira subito verso le sue più grandi passioni: il cinema, che lo vede coinvolto in grandi produzioni internazionali, e la cucina, attraverso la conduzione di programmi a tema e la creazione di una pagina social in cui sfoggia i suoi inediti piatti.
Andrea, oltre ad attore, sei anche un ottimo cuoco. Com’è nato questo amore per la cucina?
Ho iniziato per necessità, quando sono andato a vivere da solo. Piano piano, però, ci ho preso giusto e ho cominciato a sperimentare. Vivendo tra Roma e Tokyo, poi, ho voluto fondere le tradizioni della cucina italiana e giapponese. Sulla mia pagina Instagram @coccos_kitchen trovate alcuni esempi dei piatti che creo.
Com’è il Giappone?
A chi mi fa questa domanda rispondo sempre che il Giappone è un altro pianeta, qualcosa di inimmaginabile per noi italiani. A me piace moltissimo vivere lì la mia quotidianità, ecco perché ho scelto di fare avanti e indietro dall’Italia. Sto cercando anche di spostare lì il mio lavoro di attore.
Nuovi progetti in arrivo?
Molto presto farò proprio in Giappone un film di produzione italiana. Interpreto un ragazzo italo-giapponese, proprio come me. Poi sarò nel nuovo film di Antonio Centomani, in cui sarò uno dei quattro ragazzi protagonisti. Un film molto bello, lontano dai cliché.
I tuoi genitori volevano Andrea Cocco attore o avevano altri progetti per te?
In realtà i miei genitori erano piuttosto contrari. Avrebbero voluto per me una posizione lavorativa più solida, magari da avvocato, medico o commercialista. Per me, però, è importante che nelle scelte della vita si seguano il cuore ed i sogni. E devo dire che ad oggi non me ne sono pentito.
Che rapporto hai con il cinema? Ci vai spesso o preferisci guardarlo da casa?
Diciamo che ci vado a periodi, alcuni più intensi, altri meno. Amo molto il genere fantasy e i cinecomic Marvel: li trovo ricchi di finezze e spunti di riflessione oltre che spettacolari.
Con la serialità invece che rapporto hai?
A dire la verità non mi piace, anche se ho fatto il Gf, che è stata comunque un’importante esperienza televisiva seriale. In quel periodo mi serviva per avere visibilità, adesso il mio lavoro è il cinema!
Alberto Leali