Dopo l’uscita ad aprile nelle sale di tutto il mondo, sarà disponibile in streaming su Prime Video dal 12 maggio
Torna dietro alla macchina da presa Ben Affleck e ci regala, stavolta, il suo film migliore.
Raccontando di come si giunse allo storico accordo tra la Nike di Sonny Vaccaro (Matt Damon) e Phil Knight (Ben Affleck) e il giovane Michael Jordan, Air è un atipico sport movie, ma anche l’affresco di un’epoca, gli anni ‘80, fin troppo raccontati al cinema, ma non sempre in modo incisivo.
Affleck, invece, si muove bene all’interno di un sottogenere molto amato in America, attraverso una messa in scena classica, pulita e lineare, offrendoci, al contempo, un appassionante e sfaccettato spaccato storico, sociale e culturale.
Affidandosi ai dialoghi copiosi, sorkiani ed efficacissimi di Alex Convery, Affleck regala ad ogni attore, dai principali ai comprimari, il ruolo perfetto, imbastendo un’ottima galleria di personaggi e concentrando, strategicamente, la storia sulle persone, assicurandosi il massimo coinvolgimento del pubblico.
Gli attori, tutti, sono strepitosi e ognuno di loro offre un’interpretazione potente e degna di un premio: un omaggio, rispettoso ed affettuoso, a tutti coloro che sono stati coinvolti in una vicenda così incredibile e leggendaria.
In più, Air cattura perché è un film attualissimo, che racconta una bella storia di istinto e riscatto, di rapporti umani che si scontrano con le leggi del business e di sogni che si realizzano rischiando tutto e nonostante tutti.
Una storia americana fino al midollo, quindi, ma che riesce a travalicare il genere e i suoi stilemi, esaltando la fattura registica di Affleck e funzionando sotto tutti i punti di vista.
Un film di cui sentiremo parecchio parlare, magari alla prossima stagione degli Oscar.
Maria Grande