A Private War affronta gli ultimi giorni di vita della giornalista di guerra Marie Colvin, nota per aver intervistato figure come Arafat e Gheddafi e per aver raccontato i conflitti in Medio Oriente, Cecenia, Kosovo, Sri Lanka, Iraq, Libia, per poi rimanere uccisa nel 2012 durante un attacco missilistico in Siria.
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2018, il film è ispirato a un articolo di Marie Brenner per Vanity Fair ed è firmato dal documentarista Matthew Heineman, al suo primo lavoro di finzione.
Il merito della riuscita della pellicola va non solo a una regia solida e lontana dai più classici stilemi del biopic di guerra, ma anche all’abile sceneggiatura di Arash Amel, che sceglie di concentrarsi sugli effetti psicologici che la guerra provoca sulla Colvin, mettendone a nudo l’anima.
A Private War riesce, infatti, a superare gli ostacoli del film celebrativo, retorico e politically correct, avanzando inesorabile nelle ossessioni e nelle contraddizioni della sua protagonista, disegnandone, così, un ritratto che lascia decisamente il segno.
La reporter del Sunday Times con la benda sull’occhio, vittima di una sindrome post traumatica che la obbligava a nutrirsi di nuovi orrori e nuove sfide, è impersonata con passione e tenacia da Rosamund Pike, alle prese con la sua migliore interpretazione.
Ruvida, feroce, ossessiva, la Pike riesce nella difficile impresa di raccontare non solo il talento e il coraggio della Colvin, ma soprattutto la dipendenza per il suo lavoro e le situazioni al limite, il prezzo fisico ed emotivo che essi comportavano e la differenza tra il sentirsi obbligati per ragioni etiche e professionali e il bisogno ben più intimo di asciugare ferite che non smettono di sanguinare.
A Private War è, così, non solo l’occasione per riscoprire una delle figure più importanti del giornalismo d’inchiesta con le sue cicatrici interiori, ma anche per riflettere su una professione che sente l’urgenza di raccontare al mondo ciò che non sa o non vuole sapere.
L’emozionante canzone sui titoli di coda, Requiem for a Private War, scritta ed interpretata da Annie Lennox, accompagna le immagini di alcuni articoli pubblicati dalla vera Marie Colvin dalle zone di guerra. Al cinema dal 22 novembre con Notorious Pictures.
Alberto Leali