Insignito del Nastro della legalità, A mano disarmata racconta la storia di Federica Angeli, la cronista di Repubblica che ha denunciato la mafia di Ostia e che dal 2013 vive sotto scorta. A interpretarla un’appassionata Claudia Gerini
Era doveroso da parte del cinema rendere tributo alla giornalista Federica Angeli, la prima persona che in quarant’anni abbia avuto il coraggio di denunciare gli atti perpetrati da cosche criminali nei confronti della popolazione del litorale romano.
Dal 2013, infatti, Federica vive sotto scorta a seguito delle minacce subite per le sue inchieste sullo strapotere del clan Spada di Ostia, dove ancora abita con la sua famiglia.
Tratto dal suo libro autobiografico, A mano disarmata è il film diretto da Claudio Bonivento che mette in risalto le difficili condizioni a cui è sottoposta una persona sotto minaccia di morte a cui viene assegnata una scorta armata.
Rinunce, momenti di solitudine, litigi, incomprensioni, perdita della privacy, persone che per paura preferiscono girarsi dall’altra parte: tutto questo emerge dal film in modo netto ed incisivo.
Una situazione che coinvolge non solo la vita di chi sceglie coraggiosamente di denunciare, ma anche della sua famiglia, rivoluzionandone la quotidianità e rinunciando al bene più prezioso, la libertà.
Protagonista assoluta della pellicola è Claudia Gerini, che dimostra non solo tutto l’amore verso la vera protagonista della storia, ma anche di averla completamente assorbita.
E’ lei che porta avanti le fila del racconto, mettendo in evidenza la forza di una donna che a piegarsi alle ingiustizie proprio non ci sta e che ha scelto di donare un futuro migliore ai propri figli, anche a costo di rinunciare al proprio.
Scritto da Domitilla Shaula Di Pietro con la collaborazione della Angeli, A mano disarmata supplisce al budget limitato con la potenza di una storia di appassionante impegno civile, privilegiando il coté familiare, amicale e relazionale di un’eroina dei nostri giorni. Bonivento, dal canto suo, imbastisce un racconto ad altezza d’uomo, onesto, diretto e coinvolgente.
Una curiosità: nel cast del film troviamo anche tre noti volti comici del nostro cinema in ruoli per loro inediti. Rodolfo Laganà interpreta un vecchio boss degli Spada in sedia a rotelle, Maurizio Mattioli un assessore legato alla malavita, Ninni Salerno uno dei carabinieri che accolgono la deposizione della protagonista e Francesco Pannofino il suo caporedattore.
A mano disarmata, al cinema dal 6 giugno con Eagle Pictures, è stato insignito del Nastro d’Argento della legalità da parte del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI), consegnato al Cinema Adriano in occasione dell’anteprima del film.
La motivazione è nelle stesse parole che Federica Angeli usa nel suo libro: “Chi sta dalla parte giusta non perde mai. Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza, ed è a lei che si risponde.”
Alberto Leali