Dal 16 al 20 ottobre con la regia di Paola Tiziana Cruciani
Un viaggio a ritroso nel tempo, negli anni 70, passando attraverso la televisione, le abitudini, le case e le mamme, le pubblicità e i programmi televisivi, per ricordare come eravamo e come siamo diventati.
Michela Andreozzi torna sul palco del Manzoni di Roma, il teatro che anni fa l’ha scoperta artisticamente, con A letto dopo Carosello da lei stessa definito “il suo spettacolo più rappresentativo”, in scena da mercoledì 16 a domenica 20 ottobre. Scritto da Michela Andreozzi, Paola Tiziana Cruciani, Giorgio Scarselli, Max Viola, la regia è di Paola Tiziana Cruciani.
Come eravamo? Raffaella Carrà duettava con Topo Gigio, dalla Malesia arrivava Sandokan, non perdevamo mai l’appuntamento con l’Almanacco del giorno dopo o con Supergulp. Mentre a scuola la maestra zitella ci terrorizzava già all’appello, a merenda mangiavamo pane burro e zucchero, l‘austerity ci costringeva alle domeniche in bicicletta e i pomeriggi si trascorrevano con gli amici giù in cortile. Ma soprattutto, si andava sempre “a letto dopo Carosello”, tranne il sabato sera, che passavamo tutti insieme sul divano in compagnia di Sandra e Raimondo, Mina, Franca Valeri, Paolo Panelli, Bice Valori; Alighiero Noschese e chi più ne ricorda più ne metta.
Accompagnata in scena dal Maestro Alessandro Greggia al piano, Michela ricorda i personaggi più amati della televisione e della musica anni 70 in un viaggio a ritroso nel tempo intriso di tenerezza, comicità e racconti, e intervallato dal gioco interattivo dei jingle pubblicitari, in cui il pubblico viene chiamato a indovinare storici Caroselli e premiato con la mitica caramella Rossana.
Immersa nelle atmosfere dell’epoca, dà il suo omaggio alle icone di quegli anni, da Franca Valeri a Gabriella Ferri, passando dal bianco e nero al colore, dalla comicità leggendaria del Teatro delle Vittorie al sinistro fascino degli sceneggiati, dalle sigle dei cartoni animati agli eroi dei telefilm, dalle rubriche ai varietà che hanno reso indimenticabile la nostra televisione. Sullo sfondo la vita reale di quegli anni intensi e le tragicomiche vicende di una bambina qualsiasi e della sua famiglia, la scuola, gli amici, le vacanze.
“Sono legata a quegli anni –racconta Michela – perché grazie ad essi sono ciò che sono, un’esponente dell’ultima generazione cresciuta senza tecnologia: noi avevamo gli elettrodomestici. Quegli anni e quella tv hanno condizionato il mio modo di ridere, sentire e commuovermi: questo varietà è un modo di condividere la mia passione per quella stagione. È come se avessi ritrovato il mio giocattolo preferito mentre pulivo la soffitta dei ricordi e volessi oggi condividerlo con voi.
A Letto Dopo Carosello è diventato ormai un piccolo cult che gira l’Italia ininterrottamente da ben 10 anni, come un album di figurine, amato dalla generazione dei 40-50enni, allora bambini, e dei loro genitori. Era la fine degli anni 70, il decennio più rivoluzionario, entusiasmante ed emozionante della nostra storia. Un’epoca che fa bene al cuore ricordare, soprattutto in un momento storico in cui c’è bisogno di tenere a mente che siamo stati leggeri, coraggiosi e pieni di fiducia. E forse possiamo esserlo ancora.