Leo da Vinci è un artista adolescente e un geniale inventore, che trascorre le giornate divertendosi con il suo fedele amico Lorenzo e con la bella Lisa, di cui è segretamente innamorato. Di ritorno da una gita al lago, dove Leo mostra a Lisa la sua ultima invenzione, lo scafandro, i due scoprono che la casa della ragazza e i campi di suo padre, loro unica fonte di sostentamento, hanno misteriosamente preso fuoco. Per aiutare Lisa, Leo propone alla ragazza di andare alla ricerca di un tesoro nascosto nell’Isola di Montecristo. Sul loro percorso, incontrano Niccolò, un piccolo polacco appassionato di stelle, e Agnes, una vispa e furba orfanella. E soprattutto dei temibili pirati, anch’essi molto interessati al tesoro.
Dimenticate ciò che sapete sulla vita di Leonardo Da Vinci, Leo Da Vinci – Missione Monna Lisa, prodotto dal Gruppo Alcuni e firmato dal regista Sergio Manfio, è una coloratissima e pimpante avventura per i più piccoli, che si dipana fra pirati, squali, invenzioni e tesori da scoprire. Un inno gioioso alla realizzazione dei propri sogni, all’amicizia, alla solidarietà, all’amore.
Leo Da Vinci ha per protagonista un Leonardo adolescente in cui i più piccoli potranno facilmente immedesimarsi per la sua sfrenata curiosità, per lo spavaldo spirito di avventura e per le giocose scorribande con i suoi inseparabili amici, il buffo e altruista Lorenzo e la bella e decisa Lisa.
“Il nostro Leo è un geniale inventore non per fini speculativi, ma soltanto perché vuole divertirsi con i suoi amici – afferma il regista trevigiano Sergio Manfio -. Il film è soprattutto un’avventura, che però propone dinamiche tipicamente adolescenziali, in cui i più giovani potranno sicuramente riconoscersi. Particolare attenzione, poi, abbiamo rivolto al delicato passaggio dall’amicizia al sentimento amoroso“.
Leo Da Vinci è un classico racconto di formazione che porta tutti i personaggi a scoprire qualcosa in più di se stessi, ma soprattutto a non temere di superare i propri limiti e di esplorare sentimenti fino ad allora rimasti inespressi.
Ciò che caratterizza Leo Da Vinci è però la voglia di creare un universo fantasioso che attualizzi la storia di un personaggio di cui i bimbi apprendono a scuola, attraverso un mix, visivo e narrativo, di modernità e tradizione. Numerosi sono, infatti, i richiami all’oggi, pur se la vicenda è ambientata nel ‘400, e gustosamente contemporanei, per spirito e atteggiamenti, risultano tutti i personaggi.
Se quindi i più piccoli si divertiranno ad assistere alle avventure picaresche di Leo e della sua bizzarra banda di amici, i più grandi potrebbero gradire meno la scelta della sceneggiatura di non concentrarsi affatto sul processo creativo dell’artista per prediligere una vicenda generica che avrebbe potuto avere un qualsiasi altro eroe.
Vanno però certamente apprezzate l’accuratezza dell’animazione, i colori realistici di ogni ambientazione, soprattutto di quella acquatica, e la ricostruzione di una splendida Firenze quattrocentesca.
“Il film, una produzione costosa realizzata nel corso di tre anni, sta già riscuotendo notevole interesse all’estero – dice Manfio – e, pur non avendo alcuna voglia di imitare i concorrenti americani, utilizza tecniche elaboratissime che non hanno nulla da invidiare ai prodotti d’oltreoceano”.
Infine, le giovanissime impazziranno per il pezzo di Riki, vincitore della sedicesima edizione del talent Amici di Maria De Filippi, dal titolo “Il tempo intorno”.
Alberto Leali