Danny Carter, poliziotto in servizio notturno, trova un ragazzo ferito lungo un sentiero di campagna e lo porta al più vicino pronto soccorso. Qui, però, iniziano a verificarsi una serie di improvvise e barbare uccisioni ad opera del personale e dei pazienti. In più, i morti si trasformano poco dopo in terribili mostri. Ha inizio, così, per Carter un viaggio nei sotterranei dell’ospedale nel tentativo disperato di porre fine a quell’incubo. Ciò che scoprirà sarà scioccante.
E’ un progetto curioso e ambizioso The void, del duo Jeremy Gillespie/Stephen Kostanski, che strizza l’occhio agli horror del passato, specie degli anni ’80 (ma non solo), per realizzare un prodotto ibrido e contaminato.
The void ha al suo attivo una messinscena di indubbio fascino, che inquieta sin dal disturbante incipit, che ci trasporta nel bel mezzo della narrazione. Un ragazzo e una ragazza fuggono da una casa fatiscente, ma solo lui riesce a prendere la via dei boschi, perché lei viene colpita dal proiettile di una pistola e bruciata viva dai suoi inseguitori (impossibile, pertanto, non pensare a cult come Non aprite quella porta o a La casa!).
Poi la narrazione si sposta in un ospedale, circondato da un branco di misteriose figure incappucciate, dove facciamo la conoscenza di tutti i personaggi del film e dove l’orrore esplode in tutta la sua sanguinosa follia. Qui siamo, inizialmente, dalle parti di Distretto 13- Le brigate della morte, Il signore del male e La notte dei morti viventi, per poi sfociare, tramite una sequela di mostruose creature, in Alien, La cosa o nel body horror di Cronenberg e From Beyond.
Insomma, un bel mix di insigni riferimenti, che evidenziano l’aspetto colto (non dimentichiamo Lovecraft!) di un film che mira ad esaltare i nostalgici, i quali, in effetti, non possono che lasciarsi intrigare dall’atmosfera malsana e dallo stuzzicante gioco cinefilo.
Dove The void pecca è, però, nella sceneggiatura, che presenta diversi snodi narrativi non sufficientemente sviluppati e che delude soprattutto in un finale non all’altezza delle interessanti premesse (nonostante l’apprezzabile citazione del cult di Lucio Fulci …E tu vivrai nel terrore – L’aldilà).
Ciò nonostante, i produttori esecutivi del bellissimo The Witch, hanno il merito di averci regalato uno degli horror più interessati visti in sala di recente.
Alberto Leali