Inghilterra, fine anni ’50. Un ricco e dispotico patriarca greco, Aristides Leonides, muore in casa sua in circostanze misteriose. La nipote Sophia decide così di assumere l’investigatore privato Charles Hayward, sua ex fiamma, per far luce sull’accaduto. L’uomo si stabilirà quindi nell’enorme tenuta di famiglia, facendo la conoscenza di tutti i membri della dinastia Leonides e scoprendo pian piano intrighi, segreti, gelosie e risentimenti.
Tratto dal romanzo più amato ma non il più famoso di Agatha Christie, E’ un problema, Mistero a Crooked House, del francese Gilles Paquet-Brenner, è un giallo che rimane giustamente fedele al testo della straordinaria autrice inglese, mettendo in scena, pur con qualche lungaggine e un ritmo non sempre avvincente, una riuscita galleria di personaggi.
Vampiri fieri di restare chiusi nel proprio mondo, ma costretti sotto lo stesso tetto: cinici, avari, spietati, pieni di sé, ognuno di loro ha qualche buon motivo per aver commesso l’omicidio. Di nessuno, però, si sospetta più di un altro e la complessa matassa si srotolerà solo nello sconvolgente finale. Cambi cromatici e di arredo caratterizzano, inoltre, le varie aree della fastosa casa, a seconda di quale membro della famiglia la occupi.
Amore, odio, repressione e segreti sono alla base delle dinamiche famigliari, immerse in un’atmosfera claustrofobica e dal gusto vintage, che appare in perfetta sintonia col mondo descritto dalla Christie.
Ottima è la ricostruzione d’epoca; ingegnoso e intrigante l’intreccio, sviluppato in maniera classica ma efficace (la sceneggiatura è firmata da Julian Fellowes, noto per Gosford Park e Downton Abbey); grandioso il cast plurigenerazionale, tra cui spiccano soprattutto Glenn Close, Terence Stamp e Christina Hendricks.
Mistero a Crooked House ha, però, i suoi principali punti di forza nei dialoghi arguti e velenosi (vedasi la scena di tutta la famiglia riunita a tavola con l'”ospite”) e nell’abile ed elegante mise-en-scène (scenografia di Simon Bowles, fotografia di Sebastian Winterø).
Quasi in contemporanea con l’uscita della nuova trasposizione di Assassinio sull’Orient Express, diretto e interpretato da Kenneth Branagh, Mistero a Crooked House dimostra che la produzione letteraria di Agatha Christie sta riacquisendo una rinnovata fortuna cinematografica.
Alberto Leali