Greg è il capo di una curiosa e illegale società chiamata Alibi.com, che ha il fine di creare alibi di ferro per qualsiasi occasione. L’incontro con la bella Flo, di cui il giovane si innamora e che detesta gli uomini che mentono, metterà, però, a dura prova la vita di Greg, che, nel frattempo, si accorge di avere fra i suoi clienti anche il padre della ragazza.
Il film francese campione di incassi firmato da Philippe Lacheau (co-regista di Babysitting), qui anche nel ruolo del protagonista, è un divertentissimo film ibrido (romantico, demenziale, vaudeville, burlesco da caserma, action, commedia famigliare, cinepanettone), che sforna gag a raffica, prendendo in giro qualsiasi cosa gli capiti a tiro.
Alibi.com è un’opera spumeggiante, imbizzarrita, spesso irresistibile, che se ne infischia di costruire una trama coerente e realistica, per distruggere piccoli e grandi cliché del cinema che troppo spesso invade le sale.
Alibi.com non si prende sul serio nemmeno per un secondo e si diverte un mondo a dissacrare e a distruggere, così come accade al pubblico che lo guarda, travolto da una girandola impazzita di bizzarrie.
Un film disseminato di bugie e di intrighi, che fa luce sull’egoismo, sull’ipocrisia e sulla vigliaccheria dei rapporti umani, ma al contempo un inno all’amore, quello vero, da tutelare ad ogni costo. Continui e improbabili colpi di scena si alternano in una sceneggiatura adorabilmente strampalata e dal ritmo frenetico, che sa gestire i tempi comici con grande abilità e che gioca con tipologie di gag, set e personaggi diversi. Non c’è un solo attimo di stanca in “Alibi.com”, una vera e propria fiera del politicamente scorretto, infarcita di numerosissimi riferimenti musicali e cinematografici, specie degli anni ’80 (vedasi le citazioni a Jean-Claude Van Damme). Ma riconoscibile e divertita è anche la parodia a blockbuster americani come Star Wars, Assassin’s Creed, Fast & Furious o Taxxi. Un gruppo di attori affiatati e simpaticissimi completa il quadro: si segnala, in particolare, una Nathalie Baye, irresistibile nel ruolo della donnina borghese che scopre una nuova gioventù, e Didier Bourdon in quello dell’immaturo padre di famiglia che si fa sessualmente coinvolgere da una giovane e trashissima “artista”.
Per quanto demenziale possa sembrare, Alibi.com è dotato di un’intelligenza che gli permette di essere al passo coi tempi, di conoscere i gusti del pubblico e di farlo ridere a crepapelle.
Una formula vincente, che ha spinto MedusaFilm ad acquistarne i diritti cinematografici per il remake italiano.
Dal 28 settembre al cinema.
Roberto Puntato