Dal 9 aprile un’avvincente storia di mistero, amore e ricerca della verità
A partire da mercoledì 9 aprile, in prima serata su Canale 5, arriva “Tutto quello che ho”, una nuova serie tv che promette di catturare l’attenzione del pubblico con un intrigante mix di dramma familiare e thriller psicologico. Protagonista indiscussa della fiction è Vanessa Incontrada, che interpreta Lavinia, una donna forte, determinata e capace di affrontare le difficoltà della vita. Insieme a lei, nel cast, ci sono Marco Bonini, Alessia Giuliani, Ibrahima Gueye, Margherita Attorre e molti altri, per un ensemble che darà vita a una storia ricca di emozioni, tensione e colpi di scena.
“Tutto quello che ho” è una coproduzione tra RTI e 7 Verticale, diretta da Monica Vullo e Riccardo Mosca, e racconta la vita di una famiglia apparentemente perfetta che, dopo una tragedia inaspettata, si troverà a lottare per scoprire la verità e ricomporre i propri equilibri. La serie è ambientata a Livorno, una cornice suggestiva che aggiunge ulteriore fascino e intensità alla trama.
La protagonista, Lavinia, è un avvocato di successo, una donna che riesce a bilanciare la carriera con la sua vita familiare. Innamorata del marito Matteo (interpretato da Marco Bonini), poliziotto, e profondamente legata ai suoi due figli, Camilla e Roberto, Lavinia sembra avere tutto sotto controllo. Camilla (Margherita Attorre), la figlia maggiore, è una giovane solare e piena di vita, mentre Roberto (Edoardo Miulli), il figlio più giovane, è un ragazzo introverso con una passione per il canottaggio.
Ma la tranquillità della famiglia viene brutalmente scossa quando Camilla, una sera, scompare senza lasciare traccia. L’evento mette in moto una serie di ricerche e indagini, durante le quali Lavinia e Matteo si trovano a dover affrontare le proprie paure e incertezze. Lavinia, cercando indizi nel mondo online della figlia, scopre una realtà che fatica a comprendere, mentre Matteo, da poliziotto, guida le indagini nella speranza di riportare Camilla a casa sana e salva.
L’arresto di Kevin (Ibrahima Gueye), un giovane ragazzo di origini nigeriane con un passato problematico, diventa il punto focale della trama. Kevin sembra conoscere Camilla e, inizialmente, le forze dell’ordine credono che possa essere coinvolto nella sua scomparsa. Matteo è convinto della sua colpevolezza, ma Lavinia, spinta dall’istinto materno, nutre dei dubbi e si rifiuta di accettare questa versione dei fatti. La sua ricerca della verità la porterà a intraprendere un cammino rischioso e pieno di ostacoli, che metterà alla prova non solo la sua determinazione, ma anche la sua fiducia nel marito e nelle autorità.
La serie esplora, con grande sensibilità, il tema della maternità e della ricerca della verità, mostrando come una madre sia disposta a tutto pur di proteggere i propri figli, anche a costo di mettere in discussione l’intero sistema che la circonda. Sarà proprio grazie all’intuizione di Lavinia che il mistero della scomparsa di Camilla inizierà a rivelare un lato inaspettato della ragazza: Camilla, infatti, aveva iniziato a frequentare in segreto una comunità africana di Livorno, dove insegnava ai bambini e si impegnava per la causa dei più deboli. In questo contesto ha conosciuto Kevin, con cui ha vissuto una storia d’amore, cercando di costruire una realtà più giusta e felice.
Il cuore pulsante della serie è la ricerca, sia quella fisica, per scoprire dove si trovi Camilla, che quella interiore, per capire quale sia la verità dietro la sua scomparsa. La regia della serie segue questo filo conduttore, raccontando una storia di dolore, di amore, ma anche di speranza, dove ogni personaggio è costretto a fare i conti con le proprie emozioni, le proprie scelte e le proprie paure.
Ogni episodio di “Tutto quello che ho” è caratterizzato da un’alta dose di tensione e suspense, ma anche da momenti di intima riflessione, che fanno emergere la forza dei legami familiari e il coraggio di chi è disposto a tutto per scoprire la verità. La serie invita il pubblico a riflettere su temi universali come la giustizia, la lealtà e il sacrificio, ma anche sull’importanza di guardare oltre le apparenze e di lottare per ciò che è giusto.
Prodotta da Giovanni Altieri e Costantino Margiotta, con soggetto di serie e sceneggiature di Fabrizio Bettelli, Giorgio Glaviano e Flaminia Padua, “Tutto quello che ho” è un’opera che non mancherà di coinvolgere gli spettatori e di lasciarli con il fiato sospeso fino all’ultimo episodio.
Maria Grande