Il ciclo “Racconti Romani” prosegue con una riflessione sull’amore, la morte e la violenza nella Roma degli anni ’70. Regia di Maddalena Maggi
Dal 13 al 16 marzo, il Teatro Torlonia accoglie una nuova tappa del progetto Racconti Romani, un ciclo che porta in scena la letteratura del Novecento attraverso le parole di sei grandi autori italiani. Il terzo appuntamento è dedicato a Sillabari di Goffredo Parise, con la regia di Maddalena Maggi e l’interpretazione di Iaia Forte, Rachele Caputo e Lorenzo Caldarozzi. Un testo che esplora la fragilità dei sentimenti umani e l’incanto oscuro della vita quotidiana, ambientato in una Roma degli anni ’70 segnata dalla violenza e dalle contraddizioni sociali.
Sillabari è una riflessione sulle esperienze semplici ma potenti che scandiscono la vita: il desiderio, la solitudine, la seduzione e la morte. La regia di Maddalena Maggi sceglie di rappresentare questi temi attraverso una scena scarna, quasi claustrofobica, dove tre personaggi simbolici – una donna borghese, un giovane folle e vanitoso, e un narratore beffardo – si muovono alla ricerca di un senso in un destino che sembra inesorabilmente ripetersi.
Il racconto che dà il titolo allo spettacolo è una meditazione sul corpo, sull’amore senile e sul desiderio animale. La donna protagonista, ancora bella ma sola e disillusa, si innamora di un giovane picchiatore, un personaggio che incarna la Roma violenta e fascista dell’epoca. Il narratore, con il suo cinismo, manipola il destino dei due personaggi, portandoli a un incontro fatale che rivela la natura brutale e tragica dell’esistenza.
Maddalena Maggi descrive Sillabari come il preludio a un romanzo scandaloso di Parise, L’odore del sangue, un’opera che, pubblicata postuma, esamina l’anatomia di un amore tormentato e il conflitto tra la vita e la morte. La regia rende tangibile questa tensione attraverso una scenografia minimale che si trasforma in un luogo insidioso, rispecchiando la progressiva chiusura e oppressione emotiva dei protagonisti.
Questo spettacolo è il terzo di un ciclo dedicato a Roma, una città vissuta e raccontata da autori che ne hanno saputo cogliere le molteplici sfaccettature. Dopo gli omaggi a Ennio Flaiano e Antonio De Benedetti, il ciclo Racconti Romani continua a esplorare la città attraverso la letteratura, rendendo ogni appuntamento un’occasione unica per riflettere sulla Roma del Novecento. Gli altri appuntamenti del ciclo includono Vita immaginaria di Natalia Ginzburg (dal 4 al 6 aprile) e Racconti romani di Alberto Moravia (dall’8 all’11 maggio), con la regia di Lucia Rocco, e La lente scura di Anna Maria Ortese (dal 5 all’8 giugno).
Con Racconti Romani, il Teatro Torlonia si trasforma in una vera e propria casa della letteratura, offrendo una nuova e profonda relazione tra il teatro e i testi letterari, per esplorare il cuore pulsante di Roma attraverso le parole degli scrittori più significativi del Novecento.
Alberto Leali