La poetica del grande fotografo parigino rivive in un libro, in libreria dal 7 marzo, che racconta la sua vita e il suo sguardo unico sulla quotidianità, tra personaggi celebri e momenti di straordinaria semplicità
“All’imperfetto dell’obiettivo (Contrasto)” è l’autobiografia che Robert Doisneau, uno dei più celebri fotografi del Novecento, ha scritto con la stessa poetica allegria che animava i suoi scatti. Pubblicato per la prima volta in francese nel 1989, il libro arriva ora in Italia, arricchito da alcune tra le immagini più iconiche di Doisneau e da una brillante introduzione di Michele Smargiassi.
Il testo offre uno sguardo intimo sulla vita del fotografo, raccontando ricordi, aneddoti e ritratti che si intrecciano con le sue fotografie. Oltre a raccontare storie di persone comuni – dai bambini che giocano nei parchi ai momenti di vita quotidiana che fanno di Parigi la città del cuore – il libro ci presenta anche personaggi celebri come Pablo Picasso, Georges Braque, Constantin Brâncuși, Sabine Azéma, Jacques Prévert e Raymond Queneau, che hanno incrociato la sua vita.
Robert Doisneau, noto per le sue fotografie che raccontano la bellezza nei dettagli della vita quotidiana, scrive con il medesimo sguardo delicato e curioso. “Quando ci saltai sopra a piè pari, la fotografia era di legno. Ora è quasi elettronica. Ma ho ancora il naso incollato al vetro, con la stessa curiosità del primo giorno”, afferma, rivelando come la sua passione per la fotografia fosse sempre mossa dalla stessa voglia di scoprire il mondo attraverso l’obiettivo.
Nel suo lavoro, Doisneau ha raccontato Parigi come nessun altro, restituendo l’anima della città, quella che ancora oggi i turisti cercano. La sua Parigi è fatta di scene di vita quotidiana, di piccoli gesti e momenti intimi che parlano di amore, amicizia e tenerezza. Come un “pescatore d’immagini”, come lui stesso si definiva, ha immortalato le persone comuni, rivelando con il suo sguardo empatico la bellezza nascosta nella vita di tutti i giorni.
Questa autobiografia è anche un viaggio nel tempo, un flusso di pensieri di un uomo che ha visto il Ventesimo secolo attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, senza mai prendersi troppo sul serio. Il libro raccoglie le riflessioni di Doisneau, scritte in un tono scherzoso ma profondo, frutto di un epistolario durato cinque anni con Jean-Luc Mercié, l’editore della prima edizione del volume.
La vita di Robert Doisneau può essere racchiusa in un solo verbo: “fotografare”. Un verbo che, come gli scrisse il suo amico Jacques Prévert, va sempre coniugato “all’imperfetto dell’obiettivo”. L’imperfetto è il tempo della nostalgia, del ricordo che sfugge e lascia il desiderio di vedere di più. Un tempo che, proprio per la sua imperfezione, ci invita a guardare e a scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Con “All’imperfetto dell’obiettivo”, Robert Doisneau ci invita non solo a osservare il mondo attraverso le sue immagini, ma anche a fermarci a riflettere su ciò che ci circonda, con la stessa curiosità e tenerezza che lo hanno accompagnato nel corso della sua carriera.
Alberto Leali