Nominato a 6 Golden Globe, tra cui miglior film, regia e attore protagonista, arriva al cinema dal 19 dicembre con Eagle Pictures
Conclave, diretto da Edward Berger e tratto dal romanzo omonimo di Robert Harris, esplora le dinamiche di potere, le lotte interne e le alleanze delicate che coinvolgono i cardinali riuniti per scegliere il leader della Chiesa cattolica.
Il film si svolge interamente all’interno di un conclave papale, un ambiente isolato e segreto dove i cardinali si raccolgono per eleggere il nuovo Papa dopo la morte del precedente. La trama ruota attorno alla tensione crescente tra i membri del conclave, ognuno dei quali ha il proprio interesse e la propria visione su quale direzione la Chiesa dovrebbe prendere.
Tra le figure più prominenti c’è il Cardinale decano Lawrence (Ralph Fiennes), direttore del Conclave, che, pur essendo un uomo di fede e moralità, si trova intrappolato in una rete di compromessi, alleanze e tradimenti che minacciano di alterare non solo il risultato dell’elezione, ma anche la stabilità della Chiesa stessa.
Il film si concentra per la maggior parte sulle riunioni del Conclave e sulle interazioni fra i suoi membri, ma ciò nonostante riesce a costruire una tensione psicologica che esplora le relazioni interpersonali, la corruzione del potere e le lotte di ego in un ambiente dove le apparenze sono cruciali e ogni mossa è scrutinata.
L’atmosfera claustrofobica e la pressione emotiva che vivono i cardinali aumentano man mano che il film avanza, mentre si avvicinano alla decisione finale.
Ralph Fiennes offre una performance magistrale rendendo visibile la doppia natura di Lawrence, che da un lato cerca di mantenere la fede e la purezza, e dall’altro è consapevole delle manovre politiche e delle manipolazioni che si svolgono sotto la superficie. La sua interpretazione è piena di sottigliezze emotive, in grado di trasmettere la tensione di un uomo che si trova a fare i conti con le proprie convinzioni e le scomode alleanze necessarie per navigare nel complicato mondo della Chiesa.
Lawrence è un personaggio che incarna il conflitto tra la fede personale e il potere istituzionale, e Fiennes lo rende palpabile, mostrando con grande intensità come il cardinale si sforzi di rimanere morale in un ambiente dove la politica e il potere sembrano sopraffare ogni altro valore.
Edward Berger, noto per Niente di nuovo sul fronte occidentale, dimostra anche qui la sua abilità nell’intrecciare il dramma umano con la tensione narrativa. Il suo film è abile nel creare un senso di claustrofobia e pressione che si intensifica con il passare dei minuti. Le inquadrature strette e l’uso di luci e ombre accentuano il senso di segretezza, mentre i dialoghi taglienti tra i cardinali contribuiscono a mantenere alta la tensione. Straordinari altresì i lavori sulla fotografia (Stéphane Fontaine) e sull’accompagnamento sonoro (Volker Bertelmann).
Conclave è un film che indaga le contraddizioni e le difficoltà morali che derivano dal potere e dalla politica religiosa. La storia esplora come, anche in un contesto che dovrebbe essere governato dall’etica e dalla fede, l’ambizione e il compromesso possano avere un ruolo fondamentale nel determinare il futuro di una nazione e della sua gente. I cardinali, in un ambiente saturo di segreti e tradimenti, si confrontano con scelte difficili, dimostrando che l’umanità e la fede possono essere facilmente messe in discussione in nome del potere.
Conclave, in conclusione, si dimostra un thriller raffinato e ben realizzato, che offre uno spaccato avvincente della politica interna della Chiesa cattolica. Un film che affascina per la sua tensione psicologica e per la capacità di svelare lentamente la vera natura dei suoi personaggi, tutti sorretti da interpretazioni notevoli di un cast all’altezza. Oltre a Fiennes, infatti, ottimi risultano Isabella Rossellini nei panni della stoica e ribelle Suor Agnes, Stanley Tucci in quelli del cardinale progressista e riformista Bellini, John Lithgow che interpreta l’ambuguo cardinale Trombley e Sergio Castellitto nel ruolo del conservatore e autoritario cardinale Toscano.
Ilaria Berlingeri