Giovedì 16 maggio l’associazione culturale “Visioni & Illusioni” proietterà l’opera prima da regista di Rubini, “La Stazione”, preceduta dalla presentazione del volume fotografico “Italian Party” dei paparazzi Letizia Giambalvo e Vitaliano Napolitano
Giovedì 16 maggio alle ore 19.30 l’associazione culturale “Visioni & Illusioni”, presieduta da Ettore Spagnuolo, rende omaggio al cinema di Sergio Rubini con la proiezione dell’acclamata sua opera prima da regista “La Stazione” (1990) presso la Sala Cinema dell’Anica (Viale Regina Margherita, 286).
La serata si aprirà con la presentazione del volume fotografico “Italian Party” di due paparazzi doc, Letizia Giambalvo e Vitaliano Napolitano. Il libro raccoglie 180 scatti tra le migliaia eseguiti dai due autori nel corso di trent’anni di lavoro, documentando gli eventi della città, immortalando première cinematografiche, inaugurazioni, vernissage. Emerge una Roma particolare e festaiola, più dannata che santa. Gli autori, saranno intervistati dalla giornalista Martina Riva, mentre un breve filmato illustrerà il profilo del loro lavoro.
L’evento all’Anica è dedicato alla memoria di Vera Pescarolo Montaldo, attrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica, scomparsa il 25 aprile scorso. Se ne è andata sette mesi dopo il regista e attore Giuliano Montaldo che fu suo compagno di vita e di lavoro ed anche presidente onorario dell’associazione “Visioni & Illusioni”.
“La Stazione” fu vincitrice di numerosi premi, tra cui due David di Donatello (per il quale aveva ottenuto ben 8 candidature), due Nastri d’Argento, un Globo d’Oro e due Ciak d’Oro. Alla proiezione saranno presenti artisti e rappresentanti delle istituzioni.
Tratto dall’omonima pièce teatrale di Umberto Marino, il film narra la storia di Domenico (interpretato dallo stesso Rubini), un capostazione dal carattere timido e metodico, la cui vita scorre tranquilla e monotona all’interno della piccola stazione ferroviaria di un paesino sperduto in Puglia. La sua esistenza viene sconvolta dall’arrivo di Flavia (Margherita Buy), una donna bella e misteriosa in fuga da un uomo violento (Ennio Fantastichini). Tra i due nasce un legame inaspettato, un’intesa che li porta a sognare una vita diversa, lontana dalla routine e dalla mediocrità.
La proiezione sarà preceduta dall’introduzione del critico cinematografico Guido Barlozzetti.
“La stazione” è un film che merita di essere ricordato. Un’opera prima toccante e poetica che ci porta in un viaggio nell’Italia degli anni ’90, raccontandone le luci e le ombre con delicatezza e sensibilità. Ci ricorda l’importanza dei sogni e la forza dell’amore.
“La stazione – sottolinea Ettore Spagnuolo, presidente dell’associazione Visioni & Illusioni – è un film poetico e malinconico che dipinge un ritratto vivido dell’Italia meridionale degli anni ’90. La pellicola coglie con delicatezza la bellezza dei paesaggi pugliesi, la solarità della gente e la voglia di riscatto che anima i protagonisti. Ma, allo stesso tempo, non manca di sottolineare le difficoltà e le contraddizioni di un Sud ancora alle prese con la povertà, l’emigrazione e la criminalità”.