In scena dal 9 all’11 aprile
Da una parte megafono con slogan di rivolta e dall’altra manganello e scudo, l’indifferenza che incontra l’odio, una società in frantumi, terrorismo e tradimento e un avatar della realtà virtuale protagonista della società consumistica. In un futuro privo di emozioni reali che posto ha l’amore?
SINOSSI
Anno 2060. A Nizar, un poliziotto antisommossa che persegue l’ordine e la giustizia, viene dato il compito di pedinare un’organizzazione definita terrorista. La sua missione è quella di raccogliere più informazioni possibili su una manifestante, Elnath, denominata N1.
Nizar sembra essere titubante, qualcosa dal profondo lo scuote, ma alla fine accetta l’incarico. Mancano 20 giorni alla grande manifestazione non autorizzata dal Governo ed Elnath si sta preparando. Nel suo diario racconta al padre i suoi timori e le sue paure, non è più così sicura di voler perseguire la causa. Anche lei ha una missione, quella di consegnare durante la manifestazione un detonatore per una bomba ad un suo compagno.
Sono giorni concitati e difficili. Nizar spia ogni dettaglio, raccoglie ogni sfumatura e colpito dalla fragilità della ragazza se ne innamora. Quando arriva il giorno della manifestazione, Nizar non riesce a trattenersi, cerca di ribellarsi ai suoi ordini, ma viene rimesso in riga, non ha scelta se non quella di proseguire la missione.
Elnath e Nizar s’incontrano tra fumogeni e fuochi fatui. Lei urlando con il suo megafono slogan di rivolta, lui armato di manganello e scudo pronto a colpire e sterilizzare. Ma quando si trovano uno di fronte all’altro e si guardano negli occhi, qualcosa li blocca, ma è troppo tardi… in una società dove la maggior parte degli individui sono diventati dei contenuti pornografici, avatar pronti a vedere qualsiasi cosa compreso il proprio corpo, e dove le emozioni reali non esistono più, che posto può avere l’amore?
La colonna sonora sarà affidata al compositore Stefan Larsen che suonerà dal vivo alcuni brani originali da lui composti, nello specifico, la canzone “Giulia, vola via”, scritta dalla protagonista Manuela Zero e dall’autore Tommaso Agnese, e composta dallo stesso Stefan Larsen.
In scena inoltre Moisè Curia, che ha ricevuto il Nastro d’argento nel 2016 per il ruolo da protagonista, interpretato nel film “Abbraccialo per me”, diretto da Vittorio Sindoni.
NOTE DI REGIA
Nel mondo di “Contenuto Pornografico, un futuro senza amore“, lo spettatore è catapultato in un futuro distopico dove la realtà virtuale ha preso il sopravvento sulla vita quotidiana. In questa società, le emozioni genuine sono considerate obsolete, proibite, quasi una reliquia di un passato dimenticato, sostituite da quelle create da algoritmi e intelligenze artificiali. Attraverso lo spettacolo, si esplora il tema dell’amore e della connessione umana in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia. Le due persone al centro della storia si trovano ad affrontare un’impresa titanica: cercare di amarsi in un contesto dove le emozioni autentiche sono relegate al margine, considerate un tabù. Ma c’è di più. In questo futuro, gli individui sono destinati a diventare contenuti pornografici, oggetti di desiderio e commercio in un mondo virtualizzato e socializzante.
La bellezza estetica diventa l’unico criterio di valore, superando di gran lunga la sostanza e l’autenticità delle emozioni umane. Questo non è soltanto un racconto di fantasia; è uno specchio della società contemporanea e del suo costante e rapido sviluppo tecnologico.
Con l’avanzare della tecnologia, c’è il rischio reale di diventare sempre più alienati dalle nostre emozioni, immergendoci in un mondo virtuale che ci allontana dalle sensazioni tangibili e autentiche. In questo mondo, l’ordine e la giustizia sono sacri, necessari per mantenere il conforto e il benessere della società. Tuttavia, dietro questa facciata di perfezione, si nasconde una dura realtà di repressione e violenza per coloro che osano sfidare il sistema dominante.
Attraverso “Contenuto Pornografico, un futuro senza amore”, si pongono domande importanti: fino a che punto siamo disposti a sacrificare la nostra umanità per il bene del conforto e del benessere materiali? Cosa succede quando la giustizia diventa un’arma nelle mani dei potenti per sopprimere la libertà e l’autenticità delle emozioni umane?
Questo spettacolo non è solo una rappresentazione teatrale; è un invito alla riflessione sulla direzione in cui stiamo andando come società. Attraverso il lavoro sul palcoscenico, si apre una finestra sulla complessità e le sfide di un mondo sempre più virtualizzato, e si celebra la bellezza e l’importanza delle emozioni umane autentiche, nonostante le pressioni del mondo virtuale che ci circonda. Non sarà solo uno spettacolo, ma un’esperienza sensoriale ed emotiva intensa per lo spettatore, con un ritmo cinematografico che catturerà l’attenzione e l’immaginazione. Lo spettatore è invitato ad esplorare questo universo di possibilità e a considerare il ruolo che ciascuno può svolgere nel plasmare il nostro futuro.