Tutti i segni zodiacali top e down del 2024
Il cielo del 2024, letto e interpretato dal saggio leggendario Barbanera, ruota intorno a un importante evento astrologico: il ritorno di Plutone in Acquario previsto, dopo ben 240 anni, il prossimo 19 novembre. L’influsso di Plutone ci spingerà tutti alla ricerca di nuovi e più equi assetti sociali, che potremo raggiungere solo facendo ognuno la propria parte…
Per i segni dello zodiaco il 2024 sarà un anno dalle tinte brillanti. Giove in Gemelli animerà di nuovi entusiasmi i mesi da luglio a dicembre per i nati sotto il segno di Ariete e Bilancia. I Gemelli, baciati da Giove, avranno dalla loro, oltre alla propria naturale estroversione, una dose aggiuntiva di buona sorte. I Cancerini e i nati in Toro e in Capricorno riusciranno a consolidare i traguardi professionali e sentimentali che si sono prefissi. Leone e Acquario da giugno primeggeranno per fascino e simpatia. I nati sotto il segno della Vergine riceveranno i generosi suggerimenti di Giove e Urano in Toro, preziosi strumenti per intercettare le occasioni propizie che il 2024 ha in serbo per loro. Buonsenso e lucidità accompagneranno il nuovo anno dello Scorpione, che potrà aprirsi a nuovi orizzonti di conoscenza. Grazie al contributo di Saturno, il 2024 dei Pesci sarà l’anno giusto per rafforzare le capacità decisionali, mentre al Sagittario l’anno che verrà porterà preziosi insegnamenti e un bisogno di trasparenza nel cuore e nei pensieri che gioverà a tutto e a tutti.
L’Almanacco Barbanera ancora oggi nasce in Umbria, a Spello, in un complesso rurale del Settecento di circa 7 ettari certificati bio dove si sperimentano ogni giorno la filosofia e le buone pratiche da sempre suggerite dal Barbanera. E’ qui che si trovano la redazione dell’almanacco e del calendario, l’Orto giardino delle Stagioni, uno scrigno prezioso di biodiversità dove convivono ortaggi rari e in via d’estinzione, fiori, erbe officinali e frutti dimenticati, e la Fondazione Barbanera 1762, che dal 2002 si occupa della gestione di una biblioteca specializzata in editoria popolare e dell’archivio storico della Campi, casa editrice del Barbanera, e custodisce la più ricca collezione di lunari e almanacchi al mondo: oltre 50.000 volumi e documenti e 12.000 almanacchi e lunari dalle più diverse fogge e provenienze. È visitabile su prenotazione.
Filosofo, eremita, astronomo e astrologo degli Appennini, osservatore curioso della natura, il saggio Barbanera sembra sia vissuto nel corso del Settecento a Foligno, dove nel 1762 diede alle stampe il suo primo lunario, cui seguirono, anno dopo anno, sempre nuove edizioni. Oggi il Barbanera rappresenta l’Almanacco per antonomasia. Italiano e non solo. Infatti, l’Unesco nel 2015 gli ha attribuito il titolo di “Memory of the world”, riconoscendolo simbolo universale di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura e l’identità di interi popoli e nazioni. Uno dei più significativi patrimoni documentari dell’umanità come l’alfabeto fenicio, la Sinfonia n° 9 di Beethoven, i film dei fratelli Lumière, l’archivio di Winston Churchill, la documentazione che attesta l’introduzione del metro lineare, la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino e il Diario di Anna Frank.