Per la regia di Luca Miniero, vede nel cast anche Carolina Rapillo, Michele Venitucci, Vincenzo Nemolato, Nunzia Schiano e Marcello Romolo
In onda su Rai1, il 18 dicembre in prima serata, Napoli milionaria!, nuovo adattamento della celebre commedia di Eduardo De Filippo per la regia di Luca Miniero.
Nei panni dei protagonisti ci sono due acclamati attori del cinema e della Tv: Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera.
Ad accompagnarli, Carolina Rapillo, Michele Venitucci, Vincenzo Nemolato, Nunzia Schiano e Marcello Romolo.
Napoli milionaria!, una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, è il racconto, attualissimo, della potenza del denaro e della sua capacità di corrompere le anime.
La vivono sulla propria pelle Gennaro e Amalia Jovine e i loro tre figli. Il primo, ex tranviere, è costretto a fare il finto morto per coprire i traffici della moglie che si arrangia con la borsa nera in combutta con Errico Settebellizze.
Cercano di sopravvivere alla miseria in cui è piombata la città nel suo ultimo anno di guerra. E poi arriva la pace, l’abbondanza delle merci americane, la fame dei napoletani e i soldi, tanti soldi.
Gennaro, catturato dai tedeschi in ritirata, è ormai scomparso dalla vita della donna che rimane abbagliata da tutta quella ricchezza a portata di mano. Quando inaspettatamente ritorna, la sua famiglia si è dissolta e “perduta”.
Amalia è una donna ricca in società con Settebellizze, innamorato di lei, e tratta con crudeltà spietata quelli che si rivolgono a lei per acquistare beni di prima necessità. Amedeo, il figlio più grande è diventato un ladro di pneumatici, Maria Rosaria la figlia maggiore è incinta di un soldato americano che l’ha poi abbandonata.
Sarà l’improvvisa malattia di Rituccia, la figlia più piccola, a costringere tutti a fare i conti con quello che sono diventati. Gennaro inizierà a ricostruire l’identità onesta della sua famiglia facendo aprire gli occhi ad Amalia per guardare l’inferno in cui è precipitata.
Sarà un percorso lungo e incerto perché, come ha ripetuto inascoltato dal giorno del suo ritorno Gennaro, la guerra non è ancora finita.
Prima “ha dà passà a nuttata”.