Creata da Stefano Bises e diretta dal tedesco Oliver Hirschbiegel, narra di un gruppo di naufraghi africani tratto in salvo da una lussuosa nave da crociera in viaggio nel Mediterraneo: l’incontro fra due mondi da sempre tenuti a distanza. Protagonista Marco Bocci
Un gruppo di migranti viene ripescato nelle acque del Mediterraneo da una lussuosa nave da crociera. E’ la vicenda al centro della nuova serie Sky Original Unwanted – Ostaggi del mare, creata da Stefano Bises e diretta dal regista tedesco Oliver Hirschbiegel.
In arrivo dal 3 novembre in esclusiva su Sky e in streaming su NOW, andrà in ondi tutti i venerdì su Sky Atlantic con due episodi a settimana e sarà disponibile anche on demand in 4K HDR.
Scritta da Stefano Bises con Alessandro Valenti, Bernardo Pellegrini e Michela Straniero, la serie è liberamente ispirata a Bilal, libro del giornalista investigativo Fabrizio Gatti.
Girata in inglese, italiano, tedesco, francese e in diversi dialetti africani, Unwanted è interpretata da un ricco e variegato cast che comprende Marco Bocci, Jessica Schwarz, Dada Bozela, Jonathan Berlin, Cecilia Dazzi, Francesco Acquaroli, Marco Palvetti, Nuala Peberdy, Samuel Kalambaye, Edward Apeagyei e Reshny Massaka.
Unwanted unisce tensione e attualità e si interroga su questioni etiche importanti: lo definisce non a caso “Una miniatura gigantesca del nostro mondo, che permette di raccontare le legittime ragioni di tutti” l’autore di Bilal Fabrizio Gatti sottolineando come “i guai veri accadono quando si alza un muro”. “La strada intrapresa nella gestione della questione migranti, in Italia come in tutto l’occidente, fa male a tutti – prosegue – e costituisce un tema divisivo che difficilmente viene trattato in un progetto televisivo o cinematografico. Per questo motivo, bisogna ringraziare davvero Sky per aver creduto in questa storia”.
Tutti gli otto episodi della serie Sky sono diretti da Oliver Hirschbiegel (La caduta) che racconta: “Ho cercato di essere il più equo possibile, non esprimendo giudizi e cercando il massimo dell’autenticità in ogni personaggio di questa storia. Di questo progetto è stato bello l’incontro di realtà, culture ed esperienze di vita molto diverse. Tutti noi ci siamo sentiti parte di una tribù universale e globale, siamo diventati una famiglia. Abbiamo compreso nel nostro piccolo cosa servirebbe al mondo per funzionare: collaborare, ascoltarsi a vicenda, porsi delle domande, modificare le proprie opinioni. È stata un’esperienza enormemente formativa”.
La serie racconta con efficacia le dinamiche sorte dall’incontro tra due mondi lontani: da una parte quegli esseri umani in fuga da miseria, fame e guerre che vedono l’Occidente come unica possibilità di salvezza, dall’altra i passeggeri della nave da crociera per i quali incrociare i naufraghi è un contatto con la realtà di cui avrebbero fatto volentieri a meno.
Il capitano della nave è interpretato da Marco Bocci, che racconta così la sua esperienza: “All’inizio mi sono sentito molto fortunato ad essere stato scelto, perché la serie è scritta benissimo e tratta in modo nuovo e rivoluzionario un argomento scottante ed attuale. Mi sono reso conto solo in seguito di quanto in realtà fosse complicato il mio ruolo, segnato da quel senso del dovere e di responsabilità che ti schiaccia. Per fortuna Oliver Hirschbiegel aveva le idee molto chiare su come dover mettere in scena il personaggio del capitano e quindi mi ci ha condotto, piano piano. È stato impossibile interpretarlo senza viverlo, d’altronde siamo stati anche noi per settimane chiusi in una nave, condividendo proprio la stessa atmosfera dei personaggi della storia. Ciò mi ha consentito di approfondire in maniera dettagliata ogni aspetto e sfumatura del personaggio, facendo in modo che diventasse totalmente mio”.
Roberto Puntato