La Guida 2024 di Gambero Rosso racchiude 498 Tre Bicchieri, con il 35% di aziende biologiche o biodinamiche, 56 vini entro i 15 euro e 12 Premi Speciali
E’ un compleanno importante quello della nuova Guida dei Vini d’Italia 2024 che con quest’edizione spegne trentasette candeline. Un salto generazionale dalla prima del 1987 che nasce con un chiaro e nobile obiettivo: raccontare i grandi e i grandissimi vini dell’Italia, anche per restituire la credibilità del Bel Paese nel mondo, profondamente minata dallo scandalo del metanolo del 1986. Già l’anno successivo segna una rottura, con un’edizione rivoluzionaria per l’epoca, dalla copertina color verde bottiglia, dallo strano formato fuori misura e dalla grafica elegantissima. Fino ai giorni nostri, con un nuovo cambio d’abito, una grafica rinnovata e ancora più leggibile, ma una filosofia che resta immutata negli anni: sempre attenta alla valorizzazione delle nuove realtà di qualità, puntuale nel segnalare chi lavora nel rispetto dell’ambiente, le piccole aziende come i grandi marchi di rinomanza internazionale, dai piccoli artigiani della vigna e della cantina alle grandi cooperative.
Da trentasette edizioni, la Guida dei Vini d’Italia racconta e interpreta la storia del vino in Italia: un prodotto editoriale che è cresciuto in questi anni – dai 1.400 vini degustati nel 1988 ai 50mila di oggi – grazie al lavoro dei produttori di tutta Italia e all’appassionato lavoro della grande squadra del Gambero Rosso, con i suoi 70 degustatori competenti e tanti collaboratori che “quest’anno cresce ancora con un nuovo vicecuratore, William Pregentelli, che va ad affiancare Lorenzo Ruggeri – dichiarano i curatori della Guida, Marco Sabellico, Gianni Fabrizio e Giuseppe Carrus -. Oggi la Guida dei Vini d’Italia è prodotta in tre edizioni in lingua straniera, quella tedesca, l’inglese e da alcuni anni anche quella in cinese. Questo ci permette di portare in giro per il mondo con oltre 40 eventi il meglio dei vini Made in Italy. Una voce forte, di cui la nostra enologia, gli operatori del settore e soprattutto i consumatori hanno bisogno”.
E’ il risultato di mesi di degustazioni alla cieca presso consorzi e istituzioni: 50mila le etichette degustate, in crescita rispetto alle 46mila del 2023, mostrando un livello medio della produzione italiana superiore, in ogni regione, rispetto all’anno passato. Solo una parte di questi troverà spazio tra le pagine della Guida.
Anche quest’anno sono due i territori extra frontalieri inclusi: quello del Canton Ticino e della Brda slovena, dove legami storici e culturali millenari rendono queste zone molto vicine alla tradizione vitivinicola italiana.
Le degustazioni finali – dove sono stati coinvolti 2.300 vini – hanno condotto all’assegnazione dei Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento, a 498 vini (vs 455 nel 2023). 174, pari al 35% del totale, sono i Tre Bicchieri Verdi, prodotti da aziende certificate biologiche o biodinamiche (vs 154 nel 2023): un record assoluto per Vini d’Italia, a conferma di un trend virtuoso che si alimenta di vendemmia in vendemmia, dalle micro-cantine alle grandi aziende capaci di rilanciare le molteplici sfide della sostenibilità ambientale.
Ben 56 i vini premiati reperibili in enoteca entro la fascia dei 15 euro, tra cui 7 etichette addirittura al di sotto dei dieci euro.
Per tutti i vini italiani premiati con i Tre Bicchieri rimandiamo al nostro precedente articolo. Di seguito invece elenchiamo i premi speciali, le etichette green e quelle con il miglior rapporto qualità prezzo.
I 12 Premi Speciali
I Migliori vini dell’anno, con partner Italesse
Il Rosso dell’Anno va a una sontuosa edizione del Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2019 della cantina Giovanni Rosso a Serralunga d’Alba (CN). Un vino di spettacolare ricchezza alla quale riesce ad abbinare una straordinaria armonia, ennesima conferma della Langa come uno dei grandissimi terroir dell’enologia mondiale;
Il Bianco dell’anno viene dal Friuli: è il Collio Chardonnay Riserva 2018 di Marko Primosic, che dimostra ancora una volta come i bianchi italiani possano essere affascinanti e longevi;
Le Bollicine dell’Anno rimangono appannaggio della Lombardia con l’eccellente Franciacorta Nature 2016 della Gatti, maison storica della denominazione;
Il Rosato dell’Anno è il Cerasuolo d’Abruzzo Tauma 2022 di Pettinella. Un Rosato dal tratto artigianale, verace, davvero identitario. E irresistibile.
Il Vino da Meditazione dell’Anno (che quest’anno non è dolce) è un Marsala Vergine Riserva 2011 della Florio. Sia l’azienda sia la denominazione non hanno bisogno di presentazioni. Un meritato contributo al rilancio di questa storica prestigiosa denominazione;
Il Miglior Rapporto Qualità Prezzo quest’anno è rappresentato dalla Sardegna con il Mandrolisai Rosso Fradiles 2021 della Fradiles di Atzara, che riesce ad offrire un rosso memorabile, da vecchie vigne ad alberello con rese bassissime ad un prezzo più che accessibile.
Con il supporto del partner Zignago Vetro:
Il Premio per la Viticoltura Sostenibile
Terre Margaritelli di Torgiano, uno dei Borghi più belli d’Italia nella provincia di Perugia, che rappresenta un esempio di viticoltura di qualità rispettosa dell’ambiente e dei valori sociali.
La Cantina Emergente
Ceri di Carmignano, nella campagna tra Firenze e Prato, che debutta in Guida con una affascinante versione di Carmignano, la Riserva Arrendevole 2020. Piccola denominazione ma grandi vini.
La Vignaiola dell’Anno
Marinella Camerani di Corte Sant’Alda a Mezzane di Sotto (VR). Una vita spesa tra le vigne, in armonia con la natura.
Il Premio per il Progetto Solidale
La marchigiana Velenosi, con l’iniziativa virtuosa che la proprietaria Angela porta avanti da alcuni anni dando un concreto aiuto ad un gruppo di ragazzi autistici.
Il Premio Speciale per la Cooperativa dell’Anno
Cantina Tramin, sulla Strada del Vino a Bolzano, che da anni interpreta il territorio in maniera magistrale.
Cantina dell’Anno
Umani Ronchi di Osimo, nelle Marche. L’azienda della famiglia Bernetti veleggia da anni a livelli di eccellenza; la serie di etichette degustate quest’anno oltre ad essere perfettamente rappresentativa dei terroir in cui opera, ha dimostrato ancora una volta il valore dell’azienda.
Le etichette green
Quando sostenibile fa rima con ottimo: cresce il numero delle aziende vinicole italiane che sposano la causa della sostenibilità, adottando un approccio biologico o biodinamico e cresce in modo evidente la bontà qualitativa di questi progetti. Lo dimostrano in modo chiaro i premi assegnati da Gambero Rosso a ben 174 etichette green che occupano un posto di rilievo nella prestigiosa guida Vini d’Italia 2024 appena pubblicata: un record assoluto di questa edizione, che rappresenta il 35% del totale dei vini premiati. Duttilità e volontà al cambiamento e grande determinazione in una illuminata sperimentazione certamente più attenta all’ambiente e ai gusti dei consumatori ma non disposta a fare sconti sulla qualità del prodotto finale.
Tra le regioni più virtuose primeggia la Toscana con le sue 40 insegne, seguita dalla Lombardia con 17, la Sicilia e le Marche con 16, il Veneto e il Piemonte con 14, la Puglia con 11 e l’Abruzzo con 10 cantine.
L’Umbria conquista il Premio per la Viticoltura Sostenibile, supportato da Zignago Vetro, conferito a Terre Margaritelli di Torgiano, esempio di viticoltura di qualità rispettosa dell’ambiente e dei valori sociali.
Tra le numerose insegne spiccano le 8 cantine biodinamiche certificate, quattro toscane, due lombarde, una veneta e una abruzzese, che hanno dimostrato di incarnare i valori di base del fare vino di qualità con particolare riguardo per la natura:
- Due Mani di Riparbella (PI), con il suo Cabernet Franc Duemani, versione 2020
- Tenuta di Valgiano di Lucca, con il suo Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano ’18
- Stefano Amerighi di Cortona (AR), con il suo Syrah Apice ’19
- Podere Forte di Castiglione d’Orcia (SI), con il suo Guardiavigna ’19
- Camerani – Corte Sant’Alda di Mezzane di Sotto (VR), con il suo Amarone della Valpolicella Valmezzane ’16 Camerani. La titolare dell’azienda, Marinella Camerani, ha ricevuto anche il Premio Speciale come Vignaiola dell’Anno
- 1701 di Cazzago San Martino (BS), con il suo Franciacorta Dosaggio Zero Ris. ’16
- Sincette di Polpenazze del Garda (BS), con il suo RGC Valtènesi Groppello ’22
- Valle Reale di Popoli (PE), con il suo Trebbiano d’Abruzzo Vign. di Popoli ’20
Le etichette con il miglior rapporto qualità prezzo
Chi l’ha detto che per stappare dell’ottimo vino serva necessariamente spendere una fortuna? Ce lo insegna anche Gambero Rosso, che all’interno della nuova Guida Vini 2024 dedica una intera sezione alle migliori etichette che hanno superato la durissima selezione della giuria e che si trovano a scaffale con un costo inferiore ai 15 se non addirittura ai 10 €.
Sono 56 i tre bicchieri che si possono acquistare in enoteca sotto i 15 € e in più ben 7 tra questi hanno un costo inferiore alla soglia dei 10 €.
Veneto e Puglia sono le due regioni d’Italia con il più alto numero di vini con il miglior rapporto qualità prezzo, l’Emilia Romagna quella con il più alto numero di vini sotto i 10 euro mentre fanalino di coda sono Toscana e Lombardia, in cui sono davvero poche le eccellenze accessibili a tutte le tasche. Ma ricca e variegata, tra bianchi e rossi, è l’offerta in tutte le regioni, che dimostra come la vocazione vitivinicola del nostro paese possa dare vita a prodotti di grandissimo valore in un grande quilibrio di prezzo per il consumatore finale.
Piemonte:
- Barbera d’Asti Lavignone ’22 Pico Maccario Piemonte
- Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade ’22 La Toledana
- Moscato d’Asti Canelli Tenuta del Fant ’22 Tenuta Il Falchetto*
- Ovada Convivio ’21 Gaggino
Lombardia:
- Capriano del Colle Fausto ’22 Lazzari
Trentino Alto Adige:
- A. Chardonnay V. Au Ris. ’19 Tiefenbrunner
- A. A. Lago di Caldaro Cl. Sup. Quintessenz ’22 Cantina Kaltern
- A. A. Pinot Grigio Giatl Ris. ’20 Peter Zemmer
- A. A. Santa Maddalena Cl. ’22 Pfannenstielhof Johannes Pfeifer
Veneto:
- Bardolino Montebaldo V. Morlongo ’21 Vigneti Villabella*
- Conegliano Valdobbiadene Rive di Ogliano Extra Brut ’22 BiancaVigna
- Custoza Sup. Amedeo ’21 Cavalchina
- Custoza Sup. Ca’ del Magro ’21 Monte del Frà
- Soave Cl. Campo Vulcano ’22 I Campi
- Soave Cl. Le Battistelle ’21 Le Battistelle
- Soave Cl. Monte Fiorentine ’21 Ca’ Rugate
- Soave Sup. Il Casale ’21 Agostino Vicentini
Friuli Venezia Giulia:
- FCO Friulano ’22 Torre Rosazza
- Friuli Pinot Bianco ’22 Le Monde
Emilia Romagna:
- Lambrusco di Sorbara Leclisse ’22 Alberto Paltrinieri
- Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Vini del Re ’22 Cantina Sociale Settecani *
- Lambrusco Salamino di Santa Croce Dedicato ad Alfredo Molinari Cantina di Carpi e Sorbara*
- Reggiano Lambrusco Concerto ’22 Ermete Medici & Figli*
- Romagna Albana Secco Codronchio ’21 Fattoria Monticino Rosso
- Romagna Sangiovese Marzeno Sup. Poggio Vicchio ’21 Fattoria Zerbina
Toscana:
- Colli di Luni Vermentino V. Basse ’22 Terenzuola
Marche:
- Falerio Pecorino Maree ’22 Madonnabruna*
- Offida Pecorino ’22 Tenuta Santori
- Offida Pecorino Artemisia ’22 Tenuta Spinelli
- Verdicchio di Matelica Collestefano ’22 Collestefano
- Verdicchio di Matelica Petrara ’22 Borgo Paglianetto
Abruzzo:
- Cerasuolo d’Abruzzo Giusi ’22 Tenuta Terraviva
- Lupaia Trebbiano Spontaneo ’22 Castorani*
- Montepulciano d’Abruzzo Becco Reale ’19 VignaMadre – Famiglia Di Carlo
Molise:
- Molise Aglianico Contado Ris. ’19 Di Majo Norante
Lazio:
- Cesanese del Piglio Sup. Hernicus ’21 Antonello Coletti Conti
- Poggio Triale ’21 Tenuta La Pazzaglia
Campania:
- Cilento Rosso Dellemore ’20 Casebianche
- Falanghina del Sannio Guardia Sanframondi Vignasuprema ’21 Aia dei Colombi
- Falanghina del Sannio Identitas ’22 Cantina di Solopaca
- Falanghina del Sannio Janare Senete ’22 La Guardiense – Janare
- Falanghina del Sannio Svelato ’22 Terre Stregate
- Greco di Tufo Daltavilla ’22 Villa Matilde Avallone
Puglia:
- Brindisi Rosso Susumaniello Oltremé ’21 Tenute Rubino
- Castel del Monte Rosso V. Pedale Ris. ’19 Torrevento
- Gioia del Colle Primitivo Fanova ’21 Terrecarsiche 1939
- Gioia del Colle Primitivo Parco Largo ’22 Plantamura
- Primitivo di Manduria Lirica ’21 Produttori di Manduria
- Primitivo di Manduria Notte Rossa Ris. ’19 Terre di Sava
- Primitivo di Manduria Passo del Cardinale ’22 Paolo Leo
- Salice Salentino Cantalupi Ris. ’20 Conti Zecca
Basilicata:
- Aglianico del Vulture Calice ’21 Donato D’Angelo di Filomena Ruppi
Calabria:
- Cirò Rosso Cl. Sup. Duca Sanfelice Ris. ’21 Librandi
Sicilia:
- Cerasuolo di Vittoria Cl. ’21 Tenuta Bastonaca
- Etna Bianco Lenza di Munti 720 slm ’22 Cantine Nicosia
Sardegna:
- Mandrolisai Rosso Fradiles ’21 Fradiles, che ha ricevuto anche il Premio Speciale, con partner Italesse, per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo