Presentato al 72simo Festival di Berlino e al 40simo TFF Torino Film Festival, arriva in sala il 27 aprile con Satine Film
Durante una corsetta in collina, Médéric (Jean-Charles Clichet) incontra Isadora (Noémie Lvovsky), una prostituta di mezza età di cui si innamora. I due si danno appuntamento in una camera d’albergo proprio mentre la città è scossa da un attentato terroristico che avrà ripercussioni anche sulle loro vite. Uno degli attentatori, infatti, è a piede libero e somiglia proprio al giovane nordafricano che quella stessa sera si presenta a casa di Médéric in cerca di aiuto (Ilies Kadri).
Molti ricorderanno Alain Guiraudie per l’acclamato Lo sconosciuto del lago, thriller erotico ed atipico, che rifletteva sul labile confine fra amore e morte.
Con L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice ci troviamo di fronte a un’opera molto diversa per toni e temi, ma non per questo meno libera e coraggiosa.
L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice è una sfrenata ed ironica girandola di personaggi che ricorda il teatro di vaudeville, ma che riflette anche sulla Francia di oggi, alle prese con le sue paure ed ossessioni. In primis quelle legate ad attentati e migranti, alimentate dal terrorismo psicologico dei canali all news.
I coloratissimi personaggi, che si muovono sullo sfondo di una città atipica ed inquieta, sono al centro di una divertente parodia di generi (in primis quello poliziesco), che gioca abilmente con i cliché.
Sfruttando, ma al contempo travalicando, qualsiasi etichetta, Guiraudie ci regala un racconto assurdo ed esilarante seppur ambientato sullo sfondo di un contesto estremamente serioso.
Così, questa commedia ironica e profonda al tempo stesso spiazza e sorprende, dipingendo un ritratto stravagante, eppure incredibilmente realistico, della Francia e dei francesi.
Paola Canali
https://m.youtube.com/watch?v=rivMBRaL8-I