In scena il 7 e l’8 aprile diretto da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado
Venerdì 7 e sabato 8 aprile sono all’insegna di una commedia divertente e delicata che ha fatto la storia del cinema.
Spettacolo prodotto da Virginy e L’Isola Trovata, “Fiori d’acciaio” di Robert Harling, è diretto da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado.
Sul palco Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese daranno vita alle rocambolesche vicissitudini delle protagoniste.
Scene e costumi Carlo De Marino; musiche Roberto Procaccini; Aiuto regia Jessica Cortini.
Note di regia
“Fiori d’acciaio” è l’occasione di costruire, con un cast così ricco e variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve; disegnare personaggi anche estremi ma capaci di ascoltarsi, o di imparare strada facendo ad accogliersi senza snaturarsi. Solo da adulta ho scoperto che il film era una piece teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato di polvere fisiologico, e perfettamente rappresentativa di un microcosmo, quello del negozio di provincia, che è specchio di macrocosmi le cui dinamiche, perfino oggi, fanno fatica a cambiare. Per questo motivo si è deciso di lasciare l’ambientazione di fine anni ’80, perché permette di osservare un tempo appena trascorso e racconta che siamo già nel futuro. E forse anche perché l’immagine e lo stile di quel periodo, negli abiti, negli arredamenti, ma soprattutto nella musica, sono ormai identificativi di un momento storico diventato ormai glamour. Oltre al fatto che certe modalità, oggi, sarebbero condizionate dalla tecnologia. Un racconto di sentimenti e di ironia che qualche volta è crudele ma mai cinico, mai diventa sarcasmo. Se c’è una cosa che le donne sanno fare, è essere terribili, spietate e capaci di affrontarsi, insomma, dei fiori di acciaio, senza mai smettere di amare.