Al cinema dal 1º dicembre con 01 Distribution
Per i loro 40 anni di matrimonio Claude e Marie Verneuil organizzano una festa nella casa di famiglia. A sorpresa, le loro quattro figlie decidono di coinvolgere anche i rispettivi suoceri, dando vita così a una riunione di famiglia davvero movimentata.
Il terzo capitolo del fenomeno d’Oltralpe Non sposate le mie figlie! è una commedia tutta da ridere che resta fedele agli elementi che ne hanno decretato il successo negli anni.
Riunione di famiglia (Non sposate le mie figlie! 3) ironizza nuovamente sul razzismo ordinario, sempre convalidato da una morale bonaria a favore del raduno comunitario.
Una commedia del genere gioca ovviamente coi luoghi comuni, rivolgendosi al pubblico più vasto e limitandosi, per tale ragione, a una caratterizzazione semplice ma efficace dei personaggi. Più che sviluppare le loro personalità, infatti, il film si poggia abilmente sulle numerose gag e su tempi comici sempre ben assestati.
Con maggiori colpi di scena rispetto ai capitoli precedenti, il film moltiplica stavolta personaggi, rancori, problemi e pregiudizi, così come le situazioni comiche che ne derivano.
Ciò rende molto gustoso il terzo capitolo, che, rispetto ai primi due, allarga maggiormente il campo, offrendo molti più punti di vista diversi. Interessante, a tal proposito, è l’introduzione del personaggio di Helmut, estroso collezionista d’arte che corteggerà una delle figlie Verneuil, conquistando subito il cuore di Claude e Marie perché finalmente bianco, ricco e cattolico.
Certo, anche stavolta la formula utilizzata è quella del sicuro “successo al botteghino”, mettendo insieme temi attuali, un buon cast eterogeneo e un umorismo bizzarro e strappa-risate.
Come per i precedenti capitoli, non siamo, quindi, di fronte alla commedia dell’anno, ma a un prodotto godibile, che non mancherà di divertire senza troppe ambizioni sociologiche.
Ilaria Berlingeri